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vaccino anti-infarto

IL VACCINO ANTI-INFARTO

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vaccino anti-infarto

Lo studio prende vita

Negli ultimi due anni, la parola “vaccino”, è entrata nelle nostre vite in maniera preponderante.

Si pensi solamente che tra le ricerche di Google del 2021, per i termini legati alla pandemia, nelle prime dieci posizioni troviamo spesso la parola “vaccino”, oltre ovviamente a “Green pass” e “Prenota il vaccino anti-Covid”.

Molti sono contrari, altri invece favorevoli. Un dilemma che ancora oggi non siamo riusciti a capire bene. Questo per quanto riguarda il Covid -19.

E se il vaccino non fosse per il virus, bensì per salvarci da un possibile infarto?

Da Milano il via allo studio sul “vaccino” anti-infarto

Due sole iniezioni l’anno, con un obiettivo ambizioso: ridurre gli oltre 40.000 decessi per malattie cardiovascolari ischemiche annualmente registrati in Italia. L’ultima tappa della sfida per ridurre i valori del colesterolo «cattivo» parte dal Centro Cardiologico Monzino di Milano e coinvolgerà altri 19 ospedali italiani. Tutti centri coinvolti nello studio «Victorion -2P», con cui si valuterà l’efficacia del farmaco Inclisiran nella prevenzione di infarti e ictus in un periodo compreso tra tre e sei anni.

Lo studio coinvolgerà oltre 10 mila pazienti nel mondo, con l’obiettivo di dimostrare che il nuovo farmaco di Novartis (che non è propriamente un vaccino ma che è stato definito così per la sua capacità di ridurre fortemente un fattore di rischio strategico dell’infarto), è in grado di ridurre il rischio di eventi cardiovascolari gravi, dimezzando i livelli di colesterolo cattivo LDL-C.

Inclirisan è il primo farmaco di una nuova classe che, in studi clinici precedenti, ha già dimostrato di poter abbassare del 50% i livelli di LDL-C sia in pazienti con malattia cerebro-vascolare (Cevd) che in pazienti con malattia polivascolare (Pvd).

La medicina fa sempre passi da gigante fortunatamente e anche se, come in questo caso, la parola vaccino sembra quasi di troppo giusto per “cavalcare l’onda”, la speranza che possa funzionare abbatte totalmente gli stereotipi e ci fa ben sperare sulle cure future.

Il comunicato stampa ufficiale dello studio, lo trovate a questo link.

D.T.

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