La più grande stampante 3D del mondo è un’eccellenza italiana

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Con la Big Delta 12 sarà possibile realizzare vere e proprie case, costruire edifici con materiali naturali reperiti sul territorio

 

Durante il raduno «La realtà del sogno», evento organizzato la settimana scorsa a Massa Lombarda da Wasp (World’s Advanced Saving Project), un’azienda italiana unica nel suo genere che rincorreva questo progetto da tre anni, è stata presentata la stampante 3D più grande del mondo: la Big Delta 12, in grado di stampare abitazioni di fango e argilla per un costo quasi pari a zero.

Si apre davanti a noi un futuro di prezzi accessibili e case sostenibili, grazie all’innovatore Massimo Moretti che ha creato con il suo team questa stampante eco-friendly alta 12 metri che potrà fabbricare in maniera conveniente un alloggio alle persone che vivono in condizioni di miseria nelle zone più povere del mondo.

Questa soluzione combina la stampa 3D con la biomimetica, utilizzando come fonte di ispirazione e di miglioramento della propria tecnologia materiali da costruzione tra i più antichi che esistono: il fango e l’argilla. Chiaramente, la scelta di non usare il cemento ma la terra è motivata dagli scopi di questo progetto: il basso impatto ambientale, il beneficio di questi isolanti naturali, la disponibilità locale e la possibilità di accesso a tutti.

Sulla base dei prototipi precedenti, la Big Delta costruirà intere case utilizzando, oltre alla miscela di fango, argilla e fibre vegetali per il rinforzo, il suo software open source.

Oltretutto, la filosofia aperta di Wasp si basa anche sull’autofinanziamento: l’azienda non ha usufruito di fondi pubblici, ma si è procurata le risorse grazie alla produzione di stampanti più piccole, reinvestendo i proventi delle sue stesse vendite nella ricerca che gli è stata necessaria per raggiungere questo grandioso obiettivo, che non è solo un primato tecnologico, ma anche una vittoria sociale, visto che mira a risolvere con lo sviluppo sostenibile l’annoso problema abitativo nel mondo, al fine di ridistribuire le possibilità in maniera più equa.

Secondo stime internazionali, entro il 2030, si prevede una rapida crescita dell’emergenza abitativa, con la necessità di fornire case adeguate per oltre 4 miliardi di persone che vivranno con un reddito annuo inferiore ai 3.000 dollari: per rispondere a questa domanda, le Nazioni Unite hanno calcolato una media di costruzione di 100.000 nuove unità abitative al giorno per i prossimi 15 anni.

Big Delta 12 è quanto mai necessaria.

 

EC

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