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Ötzi, la mummia di 5.300 anni

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Grazie alle sue armi, arrivano nuove rivelazioni sulla vita e la morte di questa mummia

Ötzi, la mummia del Simulaun, è un reperto archeologico venuto fuori da un ghiacciaio a cavallo tra l’Italia e il Tirolo, nel 1991. Ormai da 29 anni, quell’uomo, che dovrebbe risalire a un’epoca compresa tra il 3300 e il 3100 a.C., continua a insegnarci tutto quello che può. 

L’ultimo studio che parla di lui, e che è stato pubblicato sulla rivista «PLOS ONE», si occupa delle armi con cui è stato ritrovato e rivela che Ötzi era destrorso e che aveva riaffilato e rimodellato alcuni dei suoi strumenti subito prima della sua morte – la rivelazione è stata possibile grazie all’utilizzo di microscopi ad alta potenza per analizzare le tracce di usura sui suoi strumenti.

La metà superiore del corpo di Ötzi è stata scoperta per caso da una coppia tedesca in vacanza che faceva escursionismo nelle Alpi del Nord Italia: la mummia è stata trovata con un pugnale di selce, un arco, una faretra, un’ascia, un acciarino, punte di freccia e uno zaino per contenere tutto. Analizzando e studiando questi strumenti, i ricercatori hanno cercato di ricostruire la vita di Ötzi, la sua storia e i suoi ultimi giorni.

L’Uomo di Simulaun era un tagliatore esperto di piante, girava con i suoi pochi strumenti ben tenuti e stava attraversando il valico di Tisenjoch nella Val Senales dell’Alto Adige quando è stato colpito da una freccia di un arciere che si è conservata naturalmente nel ghiaccio – così come Ötzi, i suoi vestiti e i suoi strumenti. La punta della freccia è ancora incastonata nella sua spalla sinistra e non è stata trovata fino al 2001.

Ötzi è morto dissanguato poco dopo il ferimento perché la freccia ha perforato un’arteria vitale; ha riportato anche qualche ferita sulla parte posteriore della sua testa, ma quelle potrebbero essere state causate dalla caduta. Ha un taglio alla mano destra, che forse indica un combattimento corpo a corpo precedente e che non è riuscito a guarire prima della morte. Forse proprio a causa di quella ferita alla mano non ha potuto preparare le sue armi in caso di un altro attacco – e infatti arco e frecce non erano finiti. Inoltre, è stato trovato con un’ascia di rame molto preziosa, unica nel suo genere, che, probabilmente, oltre che arma e strumento, era anche uno status symbol.

Dal 1998, Ötzi e i suoi manufatti sono esposti al Museo Archeologico dell’Alto Adige a Bolzano. Fu soprannominato Ötzi perché fu trovato nelle Alpi Otztal dell’Alto Adige; il suo corpo era pieno di tatuaggi.

Restano ancora molte domande su questo uomo, ma continuano anche le ricerche, quindi ne sapremo sicuramente di più.

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Alto Adige, Mummia, museo, Otzi

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