ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Trump e il caso Gaetz, nelle mani dell'Fbi le prove dei pagamenti per i festini a luci rosse-Ucraina, attacco Russia con missile balistico intercontinentale-Roma, pullman turistico distrutto dalle fiamme allo Sheraton Golf: nessun ferito-Incidente nel leccese, mezzo rifiuti contro auto: muore netturbino di 28 anni-Ascolti tv, il nuovo show 'This is Me' vince la prima serata-Migranti, primo ok 'emendamento Musk'. Pd: "E' vendetta contro i giudici"-Milano-Cortina, ma anche Bormio e Livigno: Italia prepara i Giochi più diffusi di sempre-Caso Ethan, il bimbo di 7 mesi riconsegnato alla mamma dalle autorità Usa-Anci, Manfredi: "Vogliamo costruire agenda che guardi avanti, nostre proposte meritano risposte"-Mattarella: "I Comuni sono la base della democrazia italiana, la prima linea delle istituzioni della Repubblica"-Venti di tempesta e neve fino in Pianura, è ancora maltempo artico sull'Italia-Sisal presenta la seconda edizione di 'FutureS'-Gaza, media: quasi 90 morti in raid Israele, oltre 60 in attacco vicino ospedale-Anci: Fava (Inps), 'auguri a Manfredi, collaborazione in interesse cittadini'-Google rischia di perdere Chrome, Dipartimento Giustizia Usa chiede vendita browser-Cop29, a Baku prima bozza su finanza clima ma senza cifre e criteri-Prezzo record per la banana di Cattelan: 6,2 milioni di dollari-Meloni a italiani a Buenos Aires: "Patria è casa che piedi lasciano, ma cuore mai"-Dal bonus Natale alla tredicesima, le entrate 'extra' di fine anno-Flop Lega Regionali, Salvini a Zaia: "Priorità nostro candidato a guida Veneto"

Piante che immagazzinano più carbonio

Condividi questo articolo:

Gli scienziati stanno sperimentando una nuova tecnologia di modificazione genetica delle radici delle piante per combattere il cambiamento climatico

Sono molti gli scienziati che cercano soluzioni innovative per cercare di aiutare il mondo, tra cambiamenti climatici, produzione alimentare e gestione del carbonio. Recentemente, un team di ricercatori ha pensato di concentrarsi sul miglioramento di qualcosa che esisteva già, sperimentando una nuova tecnologia di modificazione genetica che permette alle piante di immagazzinare più carbonio rispetto a quello che immagazzinano già da milioni di anni – convertendolo in carboidrati, energia e ossigeno.

Lo studio mostra i progressi del Salk Institute nella ricerca riguardante lo sviluppo di una pianta con radici OGM, più profonde delle altre, simili a quelle del sughero, che immagazzinano 20 volte più carbonio di una pianta normale. I ricercatori pensano che questi risultati possano essere applicati a colture su larga scala, in modo da poter influenzare in positivo il cambiamento climatico. Il progetto del Salk Institute, che si chiama Harnessing Plants Initiative, ha anche l’obiettivo di produrre una pianta che aiuti gli agricoltori e permetta di nutrire meglio le persone.

Storicamente, la modifica genetica delle piante è stata utilizzata per indirizzare e migliorare tratti specifici all’interno di una pianta, come le dimensioni o il sapore del frutto o la sua resistenza a parassiti e malattie. Ora, però, si stanno prendendo di mira specifici ormoni e geni, che aumentano la biomassa delle radici. L’idea è semplice, ma insieme efficace: le radici più profonde immagazzinano il carbonio in un luogo molto lontano e, inoltre, lo immagazzinano in una parte del terreno più stabile.

Come sappiamo, ci sono molte controversie sugli organismi geneticamente modificati, ma quelli che li sostengono e li studiano dicono che gli OGM potrebbero essere l’unica risposta alla necessità di alimentare la crescente popolazione mondiale e aumentare la resilienza contro un ambiente in rapido cambiamento.

 

Questo articolo è stato letto 70 volte.

biomasse, cambiamenti climatici, carboidrati, carbonio, lotta ai cambiamenti climatici, ogm, ossigeno, piante, piante ogm, radici

Comments (5)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net