ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Trump e il caso Gaetz, nelle mani dell'Fbi le prove dei pagamenti per i festini a luci rosse-Ucraina, attacco Russia con missile balistico intercontinentale-Roma, pullman turistico distrutto dalle fiamme allo Sheraton Golf: nessun ferito-Incidente nel leccese, mezzo rifiuti contro auto: muore netturbino di 28 anni-Ascolti tv, il nuovo show 'This is Me' vince la prima serata-Migranti, primo ok 'emendamento Musk'. Pd: "E' vendetta contro i giudici"-Milano-Cortina, ma anche Bormio e Livigno: Italia prepara i Giochi più diffusi di sempre-Caso Ethan, il bimbo di 7 mesi riconsegnato alla mamma dalle autorità Usa-Anci, Manfredi: "Vogliamo costruire agenda che guardi avanti, nostre proposte meritano risposte"-Mattarella: "I Comuni sono la base della democrazia italiana, la prima linea delle istituzioni della Repubblica"-Venti di tempesta e neve fino in Pianura, è ancora maltempo artico sull'Italia-Sisal presenta la seconda edizione di 'FutureS'-Gaza, media: quasi 90 morti in raid Israele, oltre 60 in attacco vicino ospedale-Anci: Fava (Inps), 'auguri a Manfredi, collaborazione in interesse cittadini'-Google rischia di perdere Chrome, Dipartimento Giustizia Usa chiede vendita browser-Cop29, a Baku prima bozza su finanza clima ma senza cifre e criteri-Prezzo record per la banana di Cattelan: 6,2 milioni di dollari-Meloni a italiani a Buenos Aires: "Patria è casa che piedi lasciano, ma cuore mai"-Dal bonus Natale alla tredicesima, le entrate 'extra' di fine anno-Flop Lega Regionali, Salvini a Zaia: "Priorità nostro candidato a guida Veneto"

Può un’intelligenza artificiale essere responsabile di un brevetto?

Condividi questo articolo:

Gli scienziati sostengono che le regole secondo cui i brevetti debbano andare solo agli uomini sono obsolete

Alcuni scienziati e avvocati del Regno Unito stanno combattendo con gli uffici brevetti di tre paesi diversi per capire come gestire il credito per delle nuove invenzioni prodotte da algoritmi di intelligenza artificiale.

Secondo quanto riportato dalla BBC, gli esperti legali e l’ingegnere americano Stephen Thaler, inventore di un algoritmo chiamato Dabus AI, hanno presentato domanda di brevetto nel Regno Unito, in Europa e negli Stati Uniti a nome di Dabus, sostenendo che l’algoritmo merita una corretta attribuzione per la progettazione di nuovi prodotti, ma gli uffici brevetti hanno respinto tutti e tre la richiesta, sostenendo che tradizionalmente i diritti legali vanno alle persone e non agli algoritmi.

È un tipo di questione legale molto insolita che però mostra come i nostri sistemi non siano preparati per accogliere le nuove tecnologie emergenti.
Gli scienziati ritengono che Dabus AI meriti credito legale come inventore del contenitore ad incastro facile per i robot basato sul frattale che ha progettato, così come di una lampada che è stata costruita per lampeggiare secondo uno schema che rispecchia l’attività cerebrale. E quindi, di conseguenza, i diritti legali sulla creazione dovrebbero andare a chi ha effettivamente creato l’algoritmo in questione.

Allo stato attuale, la persona dietro Dabus AI non ha alcun diritto legale per questi brevetti, che sono legati alla sua invenzione primaria, ovvero l’algoritmo.
Questo mette davvero in crisi l’intero sistema di proprietà intellettuale, perché anche se l’idea di avere un inventore umano dietro ogni brevetto è sempre stata necessaria a mantenere i brevetti nelle mani degli inventori anziché delle società, ora le cose sono cambiate e non si possono non fare i conti con il futuro.

Ovviamente, si tratta di una questione legale complessa che potrebbe richiedere anni prima di essere risolta, ma è necessario che si trovino dei nuovi appigli per far sì che i meriti vadano sempre nelle tasche giuste.

Questo articolo è stato letto 35 volte.

Algoritmo Dabus, brevetti, brevetto, Dabus AI, Intelligenza artificiale, proprietà intellettuale

Comments (6)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net