Tumore ai polmoni nelle persone che non hanno mai fumato?
Un nuovo studio ci illumina sulle origini sul perché
Un’analisi genomica del cancro del polmone in persone senza precedenti di fumo ha scoperto che la maggior parte di questi tumori deriva dall’accumulo di mutazioni genetiche causate da processi naturali – un meccanismo completamente diverso da quello che porta al tumore nei fumatori.
Questo studio, che è stato condotto da un team internazionale del National Cancer Institute (NCI), guidato dalla ricercatrice italiana Maria Teresa Landi e che è stato pubblicato sulla rivista Natural Genetics, descrive per la prima volta tre sottotipi molecolari di cancro ai polmoni in persone che non hanno mai fumato.
Si tratta di uno studio molto importante perché svela il mistero di come il cancro del polmone insorge in persone che non hanno una storia di fumo – come è noto, il fumo è il principale fattore di rischio di tumore ai polmoni – e può portare la ricerca verso lo sviluppo di trattamenti clinici più precisi.
Come spiega il comunicato stampa del National Institute of Health, di cui fa parte l’NCI, il cancro ai polmone è la principale causa di decessi correlati al cancro in tutto il mondo.
Ogni anno, più di 2 milioni di persone in tutto il mondo vengono diagnosticate con la malattia e, anche se la maggior parte delle persone che sviluppano il cancro ai polmoni ha una storia di fumo, dal 10% al 20% delle persone che sviluppano il cancro ai polmoni non ha mai fumato.
In questo ampio studio epidemiologico, i ricercatori hanno setacciato il genoma di 232 non fumatori a cui era stato diagnosticato un carcinoma polmonare e che non erano ancora stati sottoposti a cure, scoprendo che la maggior parte dei genomi tumorali erano causato da processi endogeni naturali – non sono stati trovate le mutazioni che caratterizzano i tumori dei fumatori nemmeno nei 62 pazienti che erano stati esposti a fumo passivo.
I tumori sono stati classificati in tre categorie: “piano”, “mezzo-forte” e “forte”, una nomenclatura musicale che racconta quanto “rumore” fa il tumore.
“Abbiamo bisogno di un campione più ampio con informazioni dettagliate sull’esposizione per studiare davvero l’impatto del fumo di tabacco passivo sullo sviluppo del cancro ai polmoni nei non fumatori“, ha affermato la dottoressa Landi, che ci ha tenuto a sottolineare come lo studio sia solo l’inizio di un percorso che si propone di comprendere come evolvono questi tumori.
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