Se la salute dell’uomo dipende dall’intestino

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Nel corso del Forum di Nutrizione Pratica, in programma a Milano il 3 e il 4 Aprile, si parlera’ delle ultime scoperte sul ruolo dei batteri intestinali

 

 

La salute dell’uomo potrebbe dipendere dall’intestino. Meglio, la salute potrebbe dipendere dal microbiota intestinale, intendendo come tale l’insieme della popolazione batterica che occupa la parte centrale del canale digerente umano.

Il ruolo della flora batterica intestinale, una specie di organo nell’organo, potrebbe rivoluzionare i concetti di salute e malattia. Al momento, infatti, si ha contezza di circa ottocento specie di batteri presenti, settecento ceppi e cinquantacinque famiglie, la maggior parte delle quali in stretto legame con l’attività intestinale.

Di tutto questo si parlerà a di NutriMI – VIII Forum di Nutrizione Pratica, congresso organizzato dalla società di consulenza SPRIM ITALIA, in programma il 3 e il 4 aprile al Centro Congressi Fondazione Stelline di Milano. 

Ma quante malattie possono dipendere dall’alterazione – per eccesso o per difetto – dei batteri che compongono la flora intestinale? ‘Potenzialmente tutte, ma oggi siamo sicuri che ciò accada nei pazienti diabetici, negli obesi, nei soggetti che soffrono di sindrome metabolica, intolleranze alimentari e malattie infiammatorie croniche intestinali’, afferma Giovanni Gasbarrini, Presidente della Fondazione Ricerca in Medicina Onlus e moderatore di una sessione dedicata al tema nel corso di NutriMI – VIII Forum di Nutrizione Pratica.

Durante il workshop, in programma il 3 aprile nel corso di NutriMI – VIII Forum di Nutrizione Pratica, si parlerà anche del ruolo del microbiota nell’insorgenza dell’obesità. ‘Nell’ultimo decennio il microbiota ha suscitato un crescente interesse come fattore ambientale in grado di influenzare la predisposizione verso l’obesità – afferma Anna Tagliabue, Direttore del Centro di Nutrizione Umana e Disturbi del Comportamento Alimentare all’Università di Pavia -. Questa ipotesi deriva da alcune ricerche americane che, dieci anni fa, hanno descritto le differenze esistenti tra la flora intestinale di topi geneticamente obesi e topi magri e gli effetti ingrassanti derivanti dal trapianto di microbiota di topi obesi in animali privi di batteri’.

 

 gc

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benessere, intestino, salute

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