Un IA che prevede i crimini
Come predetto da Philip Dick in Minority Report, arriva l’IA che prevede i crimini
Era il 1956 quando Philip K. Dick pubblicava il racconto di fantascienza Minority Report, diventato un film di Spielberg con Tom Cruise nel 2002.
Dick immaginava una sezione governativa, la Precrimine, che nella Washington del 2054 avrebbe aiutato la polizia a prevedere i crimini, catturando i criminali prima che li compissero.
Un gruppo di scienziati dell’Università di Chicago ha creato un IA che riesce a predire il luogo in cui avverrà il prossimo crimine con un algoritmo esatto al 90%.
Come funziona l’IA che prevede i crimini
Ishanu Chattopadhyay, uno degli autori dello studio pubblicato su Nature Humane Behaviour afferma che “Se nutri l’IA con dati di ciò che è successo nel passato, ti dice cosa accadrà nel futuro”.
L’algoritmo utilizzato si basa infatti su una banca dati, in cui vengono inseriti periodicamente le informazioni che riguardano crimini violenti e contro la proprietà.
Negli anni passati, altri tentativi di creare un sistema di prevenzione dei crimini tramite IA, era stato tacciato di razzismo. Nel momento in cui l’algoritmo dovette individuare i papabili criminali, indicò il 56% di persone nere della città.
E, poiché il numero di arresti in città differisce anche in base alla ricchezza o alla povertà del quartiere, la città è stata suddivisa in aree di circa 300 m2 piuttosto che in quartieri, per evitare di incappare nuovamente in questi errori.
Questo strumento non deve essere utilizzato come un metodo per dare la caccia all’uomo ma per consentire agli abitanti una sicurezza maggiore, per ridurre la criminalità in città, rintracciare le aree in cui è più prolifica e evitare che i crimini accadano.
Luna Riillo
Altri articoli consigliati per te:
ia, Intelligenza artificiale, minority report, philip dick, precrimine, tom cruise, Washington