Un dolce rimedio contro i batteri

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Il miele di manuka combatte i batteri in diversi modi

Il miele sta bene con tutto. Ma non solo, questa dorata sostanza è stata usata da sempre come medicinale per diversi scopi, come combattere i batteri. Ovviamente non tutti i mieli sono uguali. Per le potentissime proprietà antibatteriche, negli ultimi anni è diventato famosissimo il miele di Manuka.

Questo, prodotto principalmente in Nuova Zelanda, proviene da api che impollinano la pianta di manuka. A differenza di quanto molti credono, non è qualcosa di nuovo. Per secoli l’uomo l’ha utilizzato come trattamento per infezioni, ferite e ustioni. Tuttavia, solo recentemente gli scienziati hanno capito perchè. Tutto sta nei fiori.

Il nettare è ricco di un saccaride chiamato diidrossiacetone, che viene convertito nell’agente antibatterico metilgliossale durante la trasformazione di miele di manuka. Anche se altri tipi di miele hanno lo stesso principio attivo, i livelli sono molto più bassi, quindi la maggior parte dell’attività antibatterica dei mieli “normali” è dovuta al perossido di idrogeno.

Il miele di Manuka può impedire ai batteri di attaccarsi ai tessuti, proliferare e creare il biofilm che li potegge durante le infezioni. Proprio per questo, i ricercatori hanno iniziato a studiare il suo potenziale utilizzo nel trattamento delle infezioni dovute a batteri resistenti agli antibiotici.

Il contenuto di metilgliossale e diidrossiacetone variano a seconda del lotto di miele di manuka e poiché la sua proprietà antibatterica dipende da questi due, gli scienziati hanno escogitato un modo per classificare le proprietà medicinali di ciascun lotto. Lo hanno chiamato Unique Manuka Factor o UMF. Questo sistema di classificazione, che va da UMF 0 a 30, viene determinato confrontando le proprietà antimicrobiche del miele di manuka con diverse concentrazioni di fenolo. Ad esempio, il miele di manuka UMF 20 ha proprietà antibatteriche equivalenti al 20% di fenolo.

Si tratta di un prodotto molto costoso. Per questo, è necessario sottolineare che i prodotti sotto UMF10 non valgono l’investimento. Inoltre, se stai usando il miele di manuka per applicazioni terapeutiche, sarebbe meglio scegliere UMF 15+ o 20+.

Vi hanno fatto il regalo sbagliato? Nessun problema, potrebbe essere il punto di partenza per un’ottima maschera idratante.

 

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Batteri, Manuka, miele

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