ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Poste italiane, nasce il 'gemello digitale' associato a un prodotto filatelico tradizionale-Lavoro, Cafà (Cifa): "Ia sta impattando, serve formazione continua"-Lavoro, Margiotta (Confsal): "L'uomo non deve subire l'evoluzione tecnologica"-Rai, Gian Marco Chiocci confermato al Tg1-Calciomercato, nuova finestra in Serie A prima del Mondiale per Club-L'ex terrorista Raffaele Ventura può tornare in Italia: pena estinta senza averla scontata-Paolini, da finali Slam a oro olimpico e BJK Cup: 2024 da sogno-Ricerca, Padovani (Sin): "In Neurologia ha aperto scenari impensabili e inaspettati"-Ucraina, perché Putin ha lanciato un super missile: le risposte degli esperti-Uiltucs, ecco proposta riforma contrattazione collettiva-Cni, al via 12sima Giornata nazionale dell'ingegneria della sicurezza-Sclerosi multipla, De Michelis (Naba): "Nel progetto ‘Su misura’con i pazienti"-Pedicini (Aism): "Problema accessibilità abitativa per 20% persone con Sm"-Coppa Davis, il regolamento: massimo tre set e quando si gioca il doppio-Fedeli (Sandoz Italia): "Con ‘Su misura’ risposte concrete a pazienti"-Amazon punta sull'intermodalità per sviluppare trasporti ed economia green-Sanremo, Codacons diffida Conti e la Rai: "'Daspo' per rapper con testi violenti"-"Fuori fascisti da Università", cori contro delegazione Fratelli d'Italia alla Sapienza - Video-L'esperto: "Customer retention è indicatore cruciale per crescita aziendale"-Cattelan e la banana da 6 milioni, Sgarbi: "Opera diventa pensiero"

Anche gli animali si ubriacano!

Condividi questo articolo:

E se fossero gli animali i nostri maestri di bevute? Uno studio scopre da dove viene l’abitudine umana di bere alcolici: dagli animali

Quando qualcuno beve troppo, può capitare che si dica che ha bevuto «come un animale» e, a quanto pare, questo non è un semplice modo di dire: in realtà, l’alcol è una parte naturale piuttosto presente delle diete di molti primati. Trovandolo nei nettari fermentati, nei succhi e nella frutta, nel corso dei secoli, i primati si sono evoluti per digerire l’alcol in modo rapido e per ridurre al minimo i suoi effetti tossici. Visto questo assunto, i ricercatori della Dartmouth hanno deciso di indagare questa caratteristica sull’aye-aye – un primate del Madagascar, meravigliosamente e incredibilmente strano. Questo lemure notturno risale a quasi 70 milioni di anni di anni fa, ha una forma allungata e un dito che gli permette di cavare larve fuori dai tronchi d’albero. E a quanto pare, quando vuole, gli piace alzare un pochino il gomito. Ai ricercatori è sembrata sconcertante la capacità degli aye-aye di digerire l’alcol, quindi hanno cercato altri primati per capire se avevano questa caratteristica in comune e si sono approcciati al nycticebus.

Durante lo studio, la squadra ha lavorato con due aye-aye, Morticia e Merlin, e un lori lento, Dharma, sottoponendogli dei contenitori incassati in un tavolo di resina all’aperto con trattamenti liquidi a gradazioni variabili: la posizione era randomizzata e i dati comportamentali sono stati raccolti non sapendo i contenuti, per evitare distorsioni di osservazione. Gli aye-aye sono stati scoperti in grado di riconoscere la differenza tra le bevande – anche perché andavano a cercare nei contenitori con le più alte concentrazioni anche molto tempo dopo che erano stati svuotati. Il lori lento – anche se è stato sottoposto a un minor numero di test – per quello che si è visto, si è comportato nella medesima maniera. L’alcol è sempre stato importante nella dieta dei nostri antenati, forse è proprio per questo che è importante anche per noi. E allora cin cin a tutti.

Questo articolo è stato letto 98 volte.

alcol, animali, aye-aye

Comments (5)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net