Animali, gli insetti della preistoria erano giganti

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Gli insetti della preistoria erano giganti. Reperti fossili testimoniano l’esistenza di libellule dall’ apertura alare di 70 centimetri. L’arrivo degli uccelli ha costretto gli insetti a rimpicciolirsi

Gli insetti della preistoria erano giganti: una libellula arrivava ad una pertura alare di 70 centimetri. Lo afferma uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences  e condotto dai due ricercatori americani, Matthew Clapham e Jered Karr, dell’Università della California a Santa Cruz. Secondo gli esperti, a favorire le grandi dimensioni era la tanta presenza di ossigeno sulla Terra, ma alla comparsa dei primi uccelli gli insetti dovettero smettere di crescere.

Gli insetti giganti, pian piano, ridussero le loro condizioni perché diventavano facili prede degli uccelli. La loro grandezza era infatti un limite: la manovrabilità di qualsiasi oggetto volante dipende dalle sue dimensioni, gli oggetti piccoli sono molto più maneggevoli di quelli grandi. Ma è anche possibile che uccelli e insetti entrarono in competizione per lo stesso cibo.

A testimoniare l’enorme grandezza degli insetti vi è una banca dati di oltre 10.500 insetti fossili, che copre circa 320 milioni di anni di storia, creata dagli esperti. Le testimonianze fossili se sono prova della grandezza, nulla ci dicono sull’evoluzione: certo è che se non fosse stato per gli uccelli, gli insetti moderni probabilmente sarebbero stati molto più grandi.

(gc)

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