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Api: scoperto motivo della moria

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Scoperto il motivo della moria delle api: il loro odore attrae l’acaro parassita Varroa destructor

 

Scoperto, finalmente, il motivo della moria delle api: è il loro odore (la miscela di idrocarburi che riveste il corpo degli insetti) ad orientare il comportamento dell’acaro parassita Varroa destructor, causa della distruzione anche di intere colonie del più importante tra gli impollinatori nel giro di un paio di anni. A dirlo è una indagine condotta dal gruppo di studio fiorentino, coordinato da Rita Cervo, ricercatrice di zoologia del Dipartimento di Biologia, che è stata recentemente oggetto di una pubblicazione della rivista del ‘The Journal of Experimental Biology’.

‘Sebbene il ciclo del parassita sia stato studiato nei minimi dettagli – spiega Rita Cervo – poco si sa in relazione al meccanismo con cui si trasmette tra le colonie ed è su questo che ci siamo concentrati nel corso del nostro esperimento, suscitando tra l’altro il forte interessamento degli apicoltori’. Per arrivare a tale risultato gli esperti hanno prelevato da arnie con differenti tassi di infestazione alcune centinaia di api e Varroe e osservato con test in laboratorio che la strategia del parassita variava a seconda del grado di infestazione dell’arnia di provenienza. In quelle a basso tasso di parassitismo, la Varroa sceglie le api nutrici, garantendosi nuovi cicli riproduttivi, nelle altre attacca indifferentemente le api nutrici e bottinatrici. Queste ultime fuoriuscendo dall’alveare permettono agli acari di abbandonare la colonia prima che collassi. In colonie altamente infestate, la miscela di idrocarburi di api nutrici si sovrappone a quello delle bottinatrici non permettendo più agli acari di discriminare tra le due categorie di api. ‘E’ risaputo che la percezione della miscela di idrocarburi serva alla comunicazione tra gli insetti sociali – prosegue Cervo – e in questo caso, secondo la nostra indagine, determinerebbe anche il comportamento dell’acaro’.

gc

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