Cambiamenti climatici: ci impegniamo abbastanza? Intervista ad Edo Ronchi

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I cambiamenti climatici sono oramai una realtà. Cosa stanno facendo i Governi? Quali l’impegno dell’Italia? Ci impegniamo abbastanza?

 

I cambiamenti climatici minacciano l’uomo, la Terra, le coste e le città. Alcuni studi mostrano come tra qualche decennio, le coste Americane scompariranno sommerse dall’acqua. Altri studi, poi, sostengono che anche l’Italia perderà parte delle sue terre, sotto il livello del mare. Ci sarà sempre meno acqua potabile e le città si trasformeranno in deserti. Sono previsioni catastrofiche, forse troppo e ora sembrano anche irreali. Ma il cambiamento climatico c’è e l’uomo lo deve temere.

Sempre più Governi attuano politiche di contenimento delle emissioni climalteranti e mettono in campo strategie contro l’inquinamento e lo smog, fissano degli obiettivi e incentivano le rinnovabili. Impegnato nella lotta ai cambiamenti climatici è, per esempio, Barack Obama, che ha chiesto al suo Paese e alle altre nazioni del mondo, azioni concrete. In Europa, però, solo 17 paesi hanno un piano contro i cambiamenti climatici. Come mai? Quanto l’Italia sta facendo contro i cambiamenti climatici? E cosa dovrebbe fare ancora? Lo abbiamo chiesto ad Edo Ronchi, Presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile.

Presidente, perché solo 17 Paesi Europei hanno adottato un piano contro i cambiamenti climatici?

Alcuni Paesi sono in ritardo. Sicuramente, come sostiene l’Agenzia Europea per l’Ambiente nel suo rapporto, i motivi sono due: quello delle mancate risorse economiche e l’incertezza del quadro della situazione.   

Quanto dobbiamo temere i cambiamenti climatici?

I cambiamenti climatici non sono più una previsione, ma una realtà Basta pensare alle ondate di pioggia concentrate cha hanno portato a bombe di pioggia e numerose alluvioni. Lo scorso anno, in Italia, ci sono state 351 alluvioni. Quest’anno, con molta probabilità, supereremo il picco.

Vi è realmente un impegno globale contro i cambiamenti climatici?

Al Summit di new York i capi di Stato hanno fatto dichiarazioni importanti. Si spera ora che i trattati Posto Tokyo diano i loro frutti e che i target 2020 coinvolgano tutti i grandi Paesi, anche Stati Uniti e Cina.

 Quali sono gli impegni dell’Italia contro i cambiamenti climatici?

L’Italia sta facendo la sua parte: il nostro Paese ha raggiunto gli obiettivi fissati fino ad ora e si impegna nuovamente a ridurre del 20% le emissioni, ad aumentare le rinnovabili del 20% e a migliorare, sempre del 20%, l’efficienza energetica. Siamo nel trend per quanto riguarda emissioni e rinnovabili, ma non ancora per efficienza energetica.

E cosa, secondo lei, l’Italia deve fare?

 

L’Italia deve migliorare per quello che riguarda l’efficienza energetica. Deve anche ritornare ad incentivare le energie rinnovabili, che con i tagli hanno subito una frenata bruttissima. Tanto bisogna fare anche per incentivare la mobilità sostenibile e diminuire il trasporto merci su gomma.   

gc

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