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Continua consumo suolo. Napoli, Milano e Tornino le peggiori

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Continua inarrestabile il consumo di suolo: tra i comuni piu’ cementificati Napoli (62,1%), Milano (61,7%) e Torino (54,8%)

 

Non si arresta il consumo di suolo: l’Italia ha perso altri 720 km quadrati, in tre anni. Per intenderci meglio, L’Italia ha perso un’area grande quanto la somma dei comuni di Milano, Firenze, Bologna, Napoli e Palermo. A denunciare la situazione è il nuovo rapporto sul consumo di suolo dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), presentato oggi alla Camera, da cui emerge che il 7,3% del nostro territorio è ‘ormai perso irreversibilmente’.

Colpa dell’edilizia? Si, ma non solo. In Italia ‘In Italia si consuma suolo anche per costruire infrastrutture che insieme agli edifici ricoprono quasi l’80% del territorio artificale’: strade asfaltate e ferrovie arrivano al 28%, strade sterrate e infrastrutture di trasporto secondarie al 19%, edifici al 30%, parcheggi, piazzali e aree di cantiere al 14%.

Tutto questo ha e avrà ‘forti impatti sui cambiamenti climatici: la cementificazione galoppante ha comportato dal 2009 al 2012 l’immissione in atmosfera di 21 milioni di tonnellate di CO2 per un costo complessivo stimato intorno ai 130 milioni di euro’. Tra i comuni d’Italia peggiori, troppo cementificati, ci sono Napoli (62,1%), Milano (61,7%), Torino (54,8%), Pescara (53,4%), Monza (48,6%), Bergamo (46,4) e Brescia (44,5).

gc 

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cementificazione, clima, consumo di suolo, ISPRA, suolo

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