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Marte, l’ ipotesi della vita. Sotto la superficie

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Su Marte ci possono essere condizioni anche migliori che sulla Terra. Ma difficili da trovare. Lo dichiarano alcuni studiosi australiani in un recente studio

I ricercatori dell’Australian National University sostengono che Marte possa essere abitata. E arrivano addirittura a sostenere che Marte sarebbe persino più adatto ad accogliere la vita della Terra, per lo meno sotto la sua superficie.

Secondo Erita Jones, autrice della ricerca (pubblicata su Journal Astrobiology) insieme a Charles Lineweaver, esistono intere regioni di Marte che potrebbero essere abitate, secondo gli standard terrestri, da microbi simili a quelli che vivono sul nostro pianeta. Lo studio australiano sottolinea che la bassa pressione presente sulla superficie di Marte (unitamente a una temperatura media di meno 63 gradi) non consentirebbe la presenza di acqua liquida, ma scendendo nel sottosuolo è probabile che vi siano condizioni più favorevoli alla vita di microbi e batteri.

Insomma, l’unico modo per accertare la presenza di acqua sul pianeta rosso è scavare ma, come ricordano i due studiosi australiani, non servirà a molto l’operato dell’ultimo rover, lanciato dalla Nasa, e che atterrerà su Marte prossimamente.

L’esploratore dell’ente spaziale americano ha una capacità di scavo che si limita a 10-20 centimetri sotto la superficie. Curiosity (il rover) scenderà sul pianeta in prossimità del Gale Crater, all’altezza dell’equatore marziano, luogo scelto a causa della presenza di una montagna di sedimenti alta cinquemila metri che, si spera, fornirà indizi sul passato dell’umidità, e quindi dell’acqua, su Marte.
 

(GC)
 

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