Scienze: scoperto il mistero sui cerchi delle fate

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Secondo uno studio del Centro Helmholtz, la competizione sotterranea tra piante creerebbe quelle zone circolari prive di vegetazione, distribuite regolarmente nelle regioni aride dell’Africa del Sud

Svelato il mistero relativo ai ‘cerchi delle fate’, quelle zone circolari prive di vegetazione e distribuite regolarmente su tutto il terreno, diffuse nelle regioni aride dell’Africa del Sud. Un nuovo studio del ‘Centro Helmholtz’, in Germania, afferma che le formazioni non sarebbero frutto delle capacità di adattamento paesaggistico delle termiti, ma della vegetazione stessa, grazie ad un fenomeno che risponde al nome di ‘Self-Organizing Spatial Vegetation Patterning’.

Si tratterebbe, secondo lo studio, di un meccanismo molto semplice: in un sistema arido come ad esempio, quello della Namibia (dove i cerchi delle fate sono particolarmente diffusi) la competizione per l’acqua è feroce. Perciò, mentre si ammirano quei paesaggi all’apparenza così sereni, sotto la superficie, al livello delle radici, si svolge una lotta senza quartiere per il possesso della preziosa risorsa. 

L’ipotesi più accreditata quindi, suggerisce che la formazione dei ‘cerchi delle fate’ sia causata da una competizione sotterranea fra piante. Una maggior crescita di soggetti che siano forti contendenti delle risorse sotterranee ha come risultato il calo della crescita delle piante vicine, il che da luogo alla formazione di zone circolari ‘brulle’.

Queste aree brulle in realtà sono benefiche per le piante che le circondano. Lo studio infatti conferma che le zone spoglie funzionano come una sorta di magazzino di umidità e nutrienti per i vegetali e gli insetti circostanti.

(ml)

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acqua, piante, radici, termiti, terreno

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