Sos Parco Sergenti: salviamolo

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Salviamo il parco Sergenti: scende in campo una task force per salvare l’anima dell’Africa

 

 

Il Parco Serengeti, icona africana, è in pericolo di estinzione. La Norwegian University of Science and Technology (NTNU) ha ottenuto un finanziamento di 10 milioni di euro dall’Ue al fine di individuare le minacce attuali e a fornire valide soluzioni.

Il Parco del Serengeti rappresenta, grazie al fiume Mara, uno dei più complessi ecosistemi al mondo dove dimora una grande biodiversità. È patrimonio dell’Unesco e la sua vegetazione che copre la Tanzania e parte del Kenya lungo la foresta Mau si estende per 14000 Kmq nella savana africana.

In lingua Masai Serengeti significa “pianure infinite”. Tuttavia è soggetto a molti cambiamenti che potrebbero portarne alla scomparsa in pochi decenni. Secondo quanto afferma Eivin Roskaft, professore di biologia della NTNU, le risorse naturali fornite dall’ecosistema si stanno deteriorando poco a poco sopratutto a causa della stretta vicinanza degli abitanti dell’area che vivendo a stretto contatto con la natura sono completamente dipendenti da essa.

I cambiamenti più forti ed immediatamente visibili e documentabili sono essenzialmente tre:

1. quelli climatici, si è avuta infatti una stagione secca più lunga e piogge più intense e torrenziali;

2. la crescita della popolazione, dagli 8 milioni di abitanti in Tanzania del 1861 ai 50 milioni attuali;

3. lo sviluppo delle infrastrutture;

 

La task force reclutata per salvare il Parco comprende circa cento ricercatori tra Kenya, Tanzania, Danimarca, Norvegia, Germania, Scozia e Olanda.

gc

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