Su 33 paesi europei solo 17 hanno un piano nazionale per affrontare i cambi climatici

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L’Italia non ha un piano nazionale contro i cambiamenti climatici, nonostante sia a forte rischio idrogeologico e subisca danni ingenti da frane e alluvioni

 

 

Prevedere gli effetti dei cambi climatici e prepararsi a gestirli. Sarebbe un’ottima strategia ma su 33 paesi europei soltanto 21 si sono dotati di una strategia di adattamento e 17 hanno anche un piano nazionale. Lo rivela l’ultimo rapporto dell’Agenzia europea per l’ambiente (Eea), “National adaptation policy processes in European countries 2014”. Il nostro paese purtroppo non rientra fra questi paesi virtuosi anche se il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti, ha annunciato poco tempo fa che l’Italia adotterà un sua strategia contro i cambiamenti climatici. Basta pensare ai costi causati dalle abbondanti piogge che hanno devastato intere regioni come la Liguria e la Toscana. Nel territorio di Manciano, per esempio, dove si sono registrate anche due vittime, molti caseifici specializzati nella produzione del Pecorino Toscano Dop, sono finiti sott’acqua. E poi campi, serre e stalle allagate, raccolti – spesso legati alla produzione di vino di alta qualità – spazzati via.

I 17 paesi che hanno sviluppato un piano nazionale contro i cambiamenti climatici appartengono soprattutto al Nord e Centro Europa e sono stati spinti a farlo sia nel rispetto delle direttive europee sia per evitare gli altissimi costi dei danni prodotti da eventi come alluvioni o frane. Nel nostro paese esistono città che hanno fatto grossi passi in avanti come Bologna e Ancona che entro il 2015 avranno un piano di adattamento al cambiamento climatico.

AS

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