Una tavola periodica spaziale

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Arriva un sistema di ordinamento per 3700 pianeti extrasolari, suddivisi in 18 categorie

Una nuova Tavola periodica degli esopianeti guiderà gli scienziati e i fan della scienza attraverso oltre 3.700 pianeti extrasolari noti, compresi quelli che possono ospitare la vita. Per organizzare le migliaia di mondi identificati a partire dal primo esopianeta scoperto nel 1992, l’astronomo Abel Méndez del Planetary Habitability Laboratory della University of Puerto Rico ha creato un grafico che classifica gli esopianeti in 18 categorie distinte.

Questi pianeti, che girano attorno a stelle che non sono la nostra, sono infatti tutti molto diversi tra loro. Innanzitutto diversi come dimensione e come temperatura e questa è una classificazione importante, visto che solo i pianeti caldi e con le giuste dimensioni (simili alla Terra) potrebbero essere dei candidati alla vita extraterrestre. Poi, a livello più generale, i pianeti extrasolari possono essere suddivisi in categorie in base alla distanza dalla stella attorno a cui orbitano – ed essere quindi collocati in una di queste tre zone: zona calda, zona temperata o zona fredda – oppure in base alla loro composizione – ci possono essere pianeti rocciosi così come giganti gassosi.

A ciascuna categoria di pianeti extrasolari è assegnato un numero, che indica quanti pianeti di quel particolare tipo sono stati scoperti – a quanto pare sono 53 quelli che hanno dimensioni, temperatura e caratteristiche appropriate (come l’acqua liquida e un’atmosfera stabile) per ospitare potenzialmente la vita così come la conosciamo.
Nell’angolo in alto a destra della tabella, un grafico indica il numero di sistemi stellari e il numero di esopianeti noti per ciascun sistema. Per Méndez, le possibilità sono infinite. Ha detto, infatti, che non sarà tanto sorpreso di trovare un altro pianeta con la vita, visto che la Terra lo ha dimostrato possibile, ma che sarà più sorpreso di trovare quello che non abbiamo mai visto prima.

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