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Bioedilizia: la prima casa di paglia del sud nasce sulle pendici dell’Etna

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Nasce la prima casa in paglia e legno del Sud. Si chiama “Casa di Toti”, è spaziosa, completamente ecosostenibile e sorge sulle pendici dell’Etna.

Una casa ecologica, spaziosa e immersa in uno dei paesaggi più spettacolari del Sud Italia, le pendici dell’Etna. Sorge nel borgo di Fornazzo, frazione del comune di Milo, in provincia di Catania, a 800 metri di altitudine, la villetta in paglia, legno e canne, frutto dell’ingegno di due Catanesi amanti del vivere ecosostenibile e desiderosi di allontanarsi dalla città. “Abitavamo in un appartamento in un palazzo di dieci piani ed i vicini si lamentavano continuamente degli schiamazzi se i bambini scendevano a giocare in cortile. Così abbiamo deciso di costruire la casa ecologica nel nostro frutteto biologico. Una scelta impegnativa, quella di vivere in montagna insieme ai bambini, ma noi siamo molto felici soprattutto perché andremo a vivere in un luogo più salubre rispetto ad una casa di cemento armato”, ha spiegato la coppia. Una novità assoluta per la Sicilia, nonostante in tutto il territorio italiano siano già presenti 30 esemplari. Battezzata “Casa di Toti”, la nuova casa verde sul versante orientale dell’Etna è stata pensata per accogliere una famiglia numerosa con  ben 5 figli, ed è stata costruita, oltre che dai due coniugi, anche dal gruppo di Permacultura Sicilia, di cui, una volta ultimata la casa, verranno ospitate attività culturali e di promozione. Inizialmente progettata in calcestruzzo armato e mattoni forati, è stato poi ripensata con struttura in legno e tamponamenti in balle di paglia, con intonaci esterni in grassello di calce e interni in argilla: il tutto su due livelli e con un’ampiezza di 160 mq. “La casa è la nostra terza pelle, e deve respirare con l’esterno”, hanno commentato i proprietari. Con il legno, sono stati realizzati  i tramezzi portanti, il tetto e quasi tutti i pavimenti. Le pareti realizzate in paglia sono spesse 45 centimetri e ricoperte da 5 centimetri d’intonaco sia all’interno che all’esterno, resistendo così sia al caldo che al freddo. L’abitazione, inoltre, possiede un impianto fotovoltaico sul tetto, rendendosi in questo modo indipendente dal punto di vista energetico. In più, recupero dell’acqua piovana, fitodepurazione (l’acqua non arriva in forma diretta), una compost-toilette esterna che produrrà humus per il giardino, e vasca da bagno con finitura in Tadelakt (un’antica tecnica nata nella regione di Marrakech), di grande pregio, ottenuta attraverso l’utilizzo di una speciale calce idratata e pigmenti naturali. “Durante la costruzione sono venuti a darci una mano molti amici – hanno raccontato i due catanesi -, perché l’unico problema da evitare è che la paglia si bagni”. Il costo della casa? “Esattamente uguale a una casa normale anzi, si risparmia sul riscaldamento grazie all’azione della paglia che blocca il calore”.

Flavia Dondolini

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