ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Mandato arresto Netanyahu e Gallant, Crosetto: "Sentenza sbagliata, ma va applicata"-Luca Carboni, il ritorno per festeggiare i 40 anni di carriera tra canzoni e pittura-Putin, il discorso e la minaccia: "Ora guerra è mondiale" - Video-Coppa Davis, Musetti battuto da Cerundolo e Italia inizia male. Ora Sinner-MotoGp, Bagnaia: "Ho perso Mondiale per colpa mia, ma ho 10 anni davanti"-Usa, Matt Gaetz rinuncia a guida dipartimento Giustizia. Trump: "Apprezzo suo passo indietro"-Si chiude il Forum Risorse Umane 2024, 2.000 iscritti, 350 speaker e 80 partner-Imprese, Philip Morris premia le start-up per l’innovazione sostenibile-Putin: "Guerra mondiale, Russia può colpire chi ha fornito missili a Ucraina"-Anci, nel 2024 comuni attivi su PagoPa saliti a quota 7.048-Gp Las Vegas, Tsunoda bloccato in dogana: "Forse perché indossavo pigiama"-Fantasanremo 2025: dalla reunion degli 883 a Elodie e Achille Lauro, il toto Big-Dal Fabbro (Iren): "Multiutility cinghie di trasmissione dell’economia reale"-Moricca (PagoPA): "Migliorare i servizi digitali anche in prospettiva Pnrr"-De Santi (PagoPa): "Nuove funzionalità su AppIo per avvicinare Stato ai bisogni persone"-Caltanissetta, anziano trovato morto in casa con profonde ferite alla testa: è giallo-Bufo (Iren): "Nostro impegno al servizio delle pubbliche amministrazioni"-Marin (Municipio I): "Sui liquami Isola Tiberina intervento tempestivo ha permesso soluzione"-Inps porta all'assemblea Anci la sua visione su inclusione sociale e innovazione digitale-Altroconsumo lancia class action per problemi legati ad airbag Citroen C3 e Ds3

Nuovo modello di abitare: in Italia arriva il cohousing. Scopri cosa e’

Condividi questo articolo:

Che cos’è il cohousing. Nato negli anni ’60 in Scandinavia, ecco una soluzione per riscoprire la comunità e, al tempo stesso, rispettare l’ambiente: abitazioni private con spazi comuni, non esattamente un eco-villaggio ma una comunità che fa anche risparmio energetico

 

Il termine cohousing nasce in Scandinavia negli anni Sessanta, per definire un modello di insediamento composto da abitazioni private corredate da ampi spazi destinati all’uso comune e alla condivisione. Si tratta di comunità composte da 20/40 unità abitative, solitamente, a differenza degli eco villaggi, non legate da una particolare ideologia o religione.

 

 

Chi vi abita, infatti, ha sentito solo l’esigenza di creare, insieme ad amici e conoscenti, una comunità più sicura dove vivere e poter far crescere i propri figli, senza strutture gerarchiche. Anche se non è nata come soluzione direttamente connessa al risparmio energetico, si sta affermando come strategia di sostenibilità: se da un lato, infatti, la progettazione partecipata e la condivisione di spazi, attrezzature e risorse agevola la socializzazione e la mutualità tra gli individui, dall’altro questa pratica, unitamente ad altri “approcci” quali ad esempio la costituzione di gruppi d’acquisto solidale, il car-sharing o la localizzazione di diversi servizi, favoriscono il risparmio energetico e diminuiscono l’impatto ambientale della comunità.

 

 

Le parole chiave del cohousing sono partecipazione, socialità, risparmio economico: l’obiettivo è quello di unire i vantaggi di un’abitazione privata, con la sua autonomia e la sua privacy, a quelli di condivisione di una serie di risorse e di spazi comuni, che vanno dalla lavanderia alla palestra, fino all’asilo nido e alla condivisione dell’automobile. Dal punto di vista più strettamente architettonico, il sistema di cohousing parte da una preliminare fase di individuazione dei possibili partecipanti e non, come nell’edilizia residenziale tradizionale, dalla vendita di un certo numero di unità abitative. In questo modo si capovolge letteralmente lo schema classico: la progettazione diventa la seconda fase, durante la quale tutti i futuri abitanti e l’architetto possono discutere per dare alla propria cohouse la forma desiderata.

 

 

Prototipi in Italia? In Umbria, a Terni, costruito dall’architetto Giancarlo De Carlo. Inoltre, il politecnico di Milano nel 2006 ha effettuato degli studi statistici sui residenti della città e dell’hinterland, interrogandoli sulla loro predisposizione al cohousing: da ciò è emerso che, in una realtà urbana esplosa come quella odierna, l’individuo si trova in condizione di assoluto bisogno di comunità e di risparmio economico ed energetico.

 

(Flavia Dondolini)

 


Questo articolo è stato letto 43 volte.

cohousing; risparmio energetico; risparmio economico; car sharing; energia; eco villaggio; terni; umbria; architetto giancarlo de carlo

Comments (18)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net