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Silenzio assenso, vale anche per la costruzione di case in aree protette

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Costruire case in aree protette diventa molto piu’ semplice: il silenzio da parte delle Amministrazioni alla richiesta di permesso di costruzione equivale al si’

Il silenzio equivale ad assenso e alla costruzione della casa: se le Amministrazioni e gli uffici competenti non rispondono alla domanda di autorizzazione per la costruzione di una casa in area protetta, per vincoli ambientali o paesaggistici, allora significa che si può costruire. A deciderlo è il secondo Decreto Semplificazioni, approvato dal Consiglio dei Ministri, con lo scopo di semplificare e ridurre la burocrazia tra amministrazioni e cittadini.

Costruire una casa in aree protette, in caso di vincoli ambientali o paesaggistici, diventa quindi ‘piu’ semplice’. Se prima, infatti, il silenzio valeva come negata autorizzazione e permesso non rilasciato, ora il silenzio vale come assenso. La norma cambia e si capovolge, forse a sfavore anche dell’ambiente, dal momento che basta una lettera non inviata, per dimenticanza o perché smarrita, per dare il via ai lavori di costruzione.

Il decreto Semplificazioni non prevede solo la norma di silenzio assenso per la costruzione delle case in aree protette. Con il ddl Semplificazioni si riducono anche i tempi delle autorizzazioni paesaggistiche: un progetto che per nascere ha bisogno di una valutazione di impatto ambientale deve essere valutato dalle Amministrazioni competenti entro 45 giorni e non oltre.

(gc) 

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