Abitare sostenibile/ 8 Il muro di trombe

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Cosa è un Muro di Trombe? Chi lo ha inventato? Come funziona il sistema di areazione calda e di ricambio di aria la notte? Come fare nei climi caldi? Quali precauzioni prendere? Leggi la puntata che oggi Ecoseven.net dedica al muro di Trombe

Il muro di Trombe, è un particolare muro solare costituito da una parete massiccia, realizzata in laterizio, pietra o calcestruzzo, che costituisce la massa termica (ovvero la capacità termica) dell’accumulo di calore. Progettato per la prima volta dal chimico industriale francese Felix Trombe (1906-1985), inventore fra l’altro nel 1949 del primo forno solare della potenza di 50 chilowatt, è costituita, come tutti i muri solari, da una superficie esterna trattata con vernici scure e da una lastra a doppio vetro, posta a distanza di 5-10 cm dalla muratura.

Differisce dalle altre tipologie, invece, per la presenza di fessure per l’aerazione sia nella parte alta che nella parte bassa. L’elemento di parete così realizzato fa sì che la radiazione solare venga intrappolata, per effetto serra, dietro l’elemento vetrato e quindi trasformata in calore. Quindi, l’aria calda che si trova all’interno dell’intercapedine tende a salire, entrando nell’ambiente interno attraverso le aperture della parte superiore della parete. Contemporaneamente, l’intercapedine aspira dai fori posti in basso l’aria fredda dell’ambiente interno, che è stata prima sospinta verso il basso dal flusso caldo in entrata. In inverno questi fori vengono aperti di giorno e chiusi di sera (attraverso saracinesche o valvole), lasciando entrare aria calda durante le ore diurne e bloccando il calore all’interno durante la notte. In estate, invece, durante il giorno i fori della parete resteranno chiusi, mentre i fori dell’elemento vetrato dovranno essere tenuti aperti, al fine di consentire il dissipamento del calore accumulato nell’intercapedine.

La notte verranno poi riaperti i fori della parete, innescando una ventilazione inversa: l’aria calda uscirà dall’ambiente tramite i fori in alto e rientrerà, più fresca, all’interno, grazie ai fori in basso. Nei climi caldi questo sistema deve essere schermato durante il giorno, tramite tende esterne o elementi opachi scorrevoli, poiché anche la sola radiazione indiretta, ovvero la radiazione solare che non incide direttamente sulla vetrata, ma che viene riflessa su di essa, è sufficiente per innalzare la temperatura dell’aria nell’intercapedine ed arrivare ad aumentare quella dell’ambiente interno. (Flavia Dondolini)

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