TV nemica della linea: il 43% degli obesi mangia davanti allo schermo

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Rivolgere lo sguardo (e l’attenzione) al piccolo schermo è un’abitudine che rappresenta la terza causa di sovrappeso e obesità tra i nostri connazionali dopo vita sedentaria e scarsa educazione alimentare: secondo un sondaggio recente, realizzato dall’Osservatorio Adi-Nestlé, infatti, il 43% degli obesi dichiara di consumare regolarmente (per più di 5 volte a settimana) i pasti davanti alla tv. La percentuale si abbassa di pari passo con lo scendere dell’ago della bilancia: il 39% dei tv-dipendenti sono persone in sovrappeso, mentre il 33% sono normopeso. L’analisi, mirata sullo stato di forma fisica e sulle abitudini alimentari degli italiani, ha monitorato un campione di oltre 13.000 persone, tutte afflitte dalla cattiva abitudine di guardare la televisione durante i pasti. Interessante è anche il dato dei sottopeso: in questo caso il 27% consuma i pasti davanti alla tv. Una dimostrazione, questa, che il disordine alimentare si manifesta anche “per difetto”. Secondo Giuseppe Fatati, coordinatore scientifico dell’Osservatorio e presidente della Fondazione Adi (Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica), “l’aumento di peso è spiegabile con la scarsa considerazione prestata a quello che si mangia, in relazione ad un’attività passiva che assorbe in toto l’attenzione. La ricerca non è un atto di accusa alla televisione: è forse però il caso di toglierla dal menu abituale dei nostri pranzi e delle nostre cene”.

(Fla.Da.)

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