Speciale biomasse legnose. Tutti i vantaggi dei termocamini

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I termocamini offrono una valida alternativa ai tradizionali sistemi di riscaldamento domestici,  fornendo aria e acqua calda senza inquinare

I moderni termocamini a biomassa legnosa sono in grado di erogare efficientemente aria o acqua calda e di offrire una valida alternativa ai tradizionali sistemi di riscaldamento domestici. L’installazione di questo tipo di impianti nella propria casa (aiutata economicamente dallo Stato grazie all’eco-bonus del 55% e l’agevolazione “sorella” del 50%) consente non solo di risparmiare sui costi in bolletta, ma anche di avere notevoli benefici in termini di minori emissioni di inquinanti e di CO2 in atmosfera.

Nonostante le grandi potenzialità derivanti dall’uso dei termocamini a biomassa legnosa, il loro mercato, purtroppo, non è ancora “maturato” in Italia, forse anche a causa di campagne informative poco incisive che non sono riuscite a divulgare capillarmente tutte le caratteristiche positive del prodotto in questione. Secondo i dati forniti dal Ceced (Associazione Nazionale Produttori di Apparecchi Domestici e Professionali) tra il 2009 e il 2010 sono stati infatti prodotti nel nostro Paese da 94 a 95mila termocamini con inserti chiusi a legna e da 21 a 25mila Termocamini, inserti chiusi a “pellet” (un tipo di legno usato come combustibile e ricavato dalla segatura essiccata e poi compressa in forma di piccolissimi cilindri del diametro di 6-8 mm).

Occorre a questo punto rispondere ad una domanda cruciale: conviene davvero installare un termocamino nella propria abitazione se si escludono gli sgravi fiscali che incentivano questo tipo di intervento? La risposta è si. Ma solo se avete intenzione di acquistare un apparecchio all’avanguardia dal punto di vista tecnologico. Ecco il motivo: gli ultimi termocamini sono dotati, oltre che della tradizionale anta in vetroceramica che “separa” la fiamma viva dell’impianto dall’ambiente esterno (e aumenta la “resa” ad oltre il 70%), anche di sistemi di post-combustione che incrementano ulteriormente l’efficienza e diminuiscono allo stesso tempo la quantità di inquinanti in atmosfera.

Certo, un punto a sfavore di questi impianti potrebbe essere rappresentato dalla necessità di ricaricare manualmente l’apparecchio con legna e pellet per soddisfare il “fabbisogno termico” di un appartamento durante il periodo invernale. Ma con i nuovi termocamini a doppia alimentazione, predisposti a bruciare anche il pellet, l’autonomia di funzionamento può durare diversi giorni prima che il combustibile si esaurisca del tutto. Inoltre, con gli impianti di ultima generazione, il controllo del riscaldamento risulta essere quasi completamente automatizzato grazie anche alla presenza di centraline elettroniche di controllo collegate direttamente ai termostati, alle sonde e ai quadri di controllo che consentono di impostare una serie di parametri di regolazione che limitano considerevolmente gli interventi manuali alla carica della legna e alla pulizia dell’apparecchio.

(ml)

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