Eolico in crisi: crolla l’energia del vento
Nel 2013 l’eolico ha subito l’incertezza politica e della regolamentazione: in Italia l’Italia la produzionedi energia del vento, rispetto al 2012, è calata del 65%
Crolla, in Europa e in Italia, il mercato dell’eolico. In particolare, nel Vecchio Continente l’eolico ha subito una flessione dell’8% rispetto al 2012 e per l’Italia la produzione è calata del 65%. A fornire i dati e lanciare l’allarme sulla crisi di questa fonte rinnovabile è Ewea, l’European Wind Energy Association, ricordando che l’8% dell’energia necessaria all’Unione europea arriva dai parchi eolici.
Secondo i dati, nel 2013 l’energia eolica ha fornito 10.917 nuovi MW alla rete di distribuzione: un passo in avanti, sì, ma troppo piccolo. Senza dubbio, l’eolico anche nel 2013, tra le nuove installazioni ha fatto la parte del l leone insieme al fotovoltaico, coprendo con la potenza dei nuovi impianti il 31% della produzione totale (10,9 GW).
Con una netta preminenza dell’onshore (110 GW) sull’offshore (6,6 GW),l’eolico alla fine del 2013 assicurava all’Unione europea 116.774 MW di potenza complessiva: un risultato però che non tranquillizza il settore, che denuncia ancora l’incertezza politica e della regolamentazione. Lo scorso anno, infatti, questa fonte rinnovabile si è sviluppata solo due Paesi in particolare: Germania e Gran Bretagna che da soli hanno assorbito il 45% del mercato.