Ad Udine una cava diventa parco fotovoltaico

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Succede a Casanova di Premariacco, poco più di 5.000 famiglie e tanta voglia di insegnarci qualcosa di nuovo. Da queste parti il problema della riconversione di cave abbandonate è sentito. Un’azienda ha bonificato uno di questi siti e messo in opera un progetto per la produzione di 2 megawatt

Sono cinque da queste parti, nella zona di Udine, le cave oramai in disuso. La EDRU è un’impresa che ha puntato sulla valorizzazione di una di queste aree con un progetto utile alla comunità locale ed in grado di rilanciare il recupero di aree analoghe nell’ottica della salvaguardia ambientale. Dopo un lavoro di bonifica della cava, l’azienda ha progettato ed installato un impianto di ben 8.700 pannelli fotovoltaici. Un progetto che tiene conto anche del passaggio dell’avifauna e che soddisfa senza produrre CO2, le esigenze annuali di oltre 2.300 famiglie. Fortuna vuole che l’Enel fosse già presente con una sua linea da 20.000 volts, a soli 15 metri dall’area. Il fatto ha permesso all’Azienda un collegamento rapido alla rete nazionale, con la possibilità di fornire l’elettricità prodotta al gestore GSE. Nella lunga case history italiana delle cave abbandonate, questo è certamente un esempio di efficienza e di volontà di agire che migliora il paesaggio e l’ambiente. Una trasformazione possibile e facilmente attuabile in molti comuni del nostro Paese. (Vincenzo Nizza)

 

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