Edilizia efficiente: il ritardo della Regione Lazio

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Qual è la situazione attuale della regione Lazio in campo dell’efficienza energetica nell’edilizia?

 

É stata presentata oggi, durante il convegno Energie e interventi per la decarbonizzazione del Lazio svoltosi nel Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre, la ricerca “Solare fotovoltaico nel patrimonio edilizio e nella programmazione energetico-ambientale del Lazio”, sviluppata nell’ambito di un accordo quadro siglato tra il Dipartimento di Architettura dell’Università di Roma Tre e la società GALA SpA.

La ricerca rappresenta solo una tappa del percorso di alfabetizzazione sul tema dell’efficientamento energetico intrapreso da GALA Spa, partito dalla Regione Lazio attraverso i recenti accordi firmati bilateralmente con Adiconsum, Legambiente e il Comune di Frosinone e destinato ad espandersi in tutta Italia. Tali iniziative testimoniano la volontà della società presieduta da Filippo Tortoriello di sensibilizzare opinione pubblica e addetti ai lavori sull’urgenza di interventi, pubblici e privati atti a rendere le nostre città più efficienti a livello energetico, abbattendo i consumi di CO2, dimezzando i costi in bolletta e dando nuovo slancio all’economia green.

Queste tematiche sono state al centro del convegno Energie e interventi per la decarbonizzazione del Lazio a cui hanno partecipato tra gli altri: Mario Panizza, Magnifico Rettore  dell’Università Roma Tre; Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio; Elisabetta Pallottino, Direttore del Dipartimento di Architettura, Università Roma Tre; Filippo Tortoriello, Presidente del CdA di GALA S.p.A.; Maurizio Stirpe, Presidente Unindustria Lazio e Simone  Ombuen, Responsabile dell’Agenzia per la Ricerca Dip. Arch – UniRomaTre. La ricerca descrive le caratteristiche dei sistemi insediativi del Lazio che più facilmente si prestano ad accogliere interventi di installazione di sistemi di produzione di energia da fonti rinnovabili solari e ad azioni di efficientamento energetico, nella prospettiva della attuazione degli impegni derivanti dal Protocollo di Kyoto.

Il Lazio, secondo l’ultimo rapporto sull’Efficienza Energetica dell’ENEA confermato da alcuni recenti prodotti di ricerca, risulta la penultima regione italiana per l’installazione di potenza di produzione energetica globale da FER procapite, con una diffusione delle rinnovabili (9,4%) pari a solo due quinti di quella media nazionale (23,5%). Eppure questo dato contrasta con la grande presenza di patrimonio edilizio residenziale nella regione, circa il 10% del totale nazionale. Tale condizione di ritardo fa si che fino ad oggi gli utenti elettrici del Lazio, pur pagando una quantità assai rilevante di contributi in bolletta, stiano di fatto per lo più finanziando l’efficienza energetica di altre regioni.

Si concentrano nel Lazio, infatti, una rilevante quantità di edifici di patrimonio pubblico, per i quali esiste un vincolo di efficientamento energetico per il 3% annuo. Con la firma dell’accordo di burden sharing del 2012 la Regione Lazio ha assunto degli obiettivi di riduzione delle emissioni al 2020 che se non raggiunti possono portare all’apertura di una procedura di infrazione. Da qui l’importanza dell’erigendo Piano Energetico Regionale del Lazio, che attraverso il sostegno alla formazione dei PAES (Piani di Azione per l’Energia Sostenibile) può costituire un’eccezionale occasione di rilancio delle strategie energetico-climatiche e di sostenibilità della nostra regione, e per consolidare l’indirizzo verso una transizione dell’economia verso la decarbonizzazione, sempre meno dipendente dalle fonti energetiche fossili.

Dalla ricerca svolta emerge come nel Lazio esiste un elevato livello di frammentazione del patrimonio immobiliare con più elevate potenze installate e con ampie possibilità di autoconsumo. Dei 922.000 edifici registrati nel censimento 2011, circa 488.000 sono edifici residenziali a uno o due piani fuori dai centri storici, ai quali vanno aggiunti circa 120.000 edifici a destinazione agricola o produttiva, che costituiscono una diversa ma egualmente interessante area di mercato.

Il ciclo del rinnovo edilizio condiziona fortemente gli investimenti per rendere gli alloggi energeticamente autosufficienti ed è correlato all’andamento delle compravendite immobiliari e della concessione di mutui. Gli ultimi dati segnano confortanti elementi di ripresa, con un incremento annuo delle compravendite pari a +3,6% a scala nazionale, +13,9% a Roma. I prestiti ipotecari hanno visto crescere in un anno l’importo riconosciuto dal 50% al 56% del valore dell’immobile, mentre gli acquisti sostenuti da un mutuo ipotecario sono cresciuti nell’anno del 12,7% a livello nazionale e del 22,5% nel Centro Italia. In particolare la produzione elettrica da fonti rinnovabili nel Lazio è cresciuta dal 3,75 del 2000 al 13,2% del 2012; cifre ancora lontane dalla media italiana che nel 2014 è stata del 17%, ed ancor più dai nuovi obiettivi europei del 45% al 2030, che il Parlamento europeo ha votato e si appresta a portare al tavolo della COP 21 di Parigi.

La configurazione della pianificazione e delle politiche pubbliche per la diffusione delle FER e i risparmio energetico è dunque positiva, per la ormai avviata redazione del PEAR Lazio, per la annunciata costituzione del catasto energetico regionale, per la possibile inclusione di forme di sostegno alla redazione dei SEAP 2.0 negli assi di programmazione regionale 2014-2020.

 gc

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edilizia, energia, fotovoltaico, rinnovabili

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