L’idrogeno ci consentirà di essere autosufficienti con le sole fonti rinnovabili?

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Una società energetica francese sta sperimentando un sistema che dimostri l’utilità dell’idrogeno per eliminare il problema dell’intermittenza di alcune fonti rinnovabili

In una piccola isola a largo della costa meridionale di Singapore, la società Engie sta aiutando costruire un sistema energetico autosufficiente per rendere evidente l’utilità del gas idrogeno nella conversione della potenza energetica intermittente dei pannelli solari e delle turbine eoliche in un combustibile immagazzinabile, in grado di generare energia che possa essere utilizzata giorni, settimane o addirittura mesi dopo essere stata prodotta, quando il bisogno, insomma, sarà più alto.

Il crollo dei costi per le tecnologie solare ed eolica sta aiutando le energie rinnovabili a rubare una fetta sempre maggiore della torta della generazione di energia da combustibili fossili: risolvendo il problema dello stoccaggio, l’idrogeno potrebbe diventare il plus per spalmare le potenzialità di queste tecnologie in maniera ancora più incisiva.

Finora sono state le batterie di stoccaggio ad avere la maggior parte dell’attenzione ma di fatto queste batterie vanno bene per un immagazzinamento di ore, al massimo di un giorno, mentre l’idrogeno ha un grandissimo potenziale a lungo termine e potrebbe permette di usare durante l’inverno l’energia prodotta in estate. Unico limite: per essere una soluzione appetibile, i costi di stoccaggio dell’idrogeno devono scendere drasticamente. 

Siccome il più grande ostacolo per la redditività commerciale è il processo di elettrolisi, i produttori è sulla economicità e l’efficienza dell’attrezzatura per la scissione dell’acqua che stanno lavorando.

Ci vorranno degli anni, certo, ma progetti come quelli di Semakau Island – che Engie sta realizzando insieme alla Nanyang Technological University di Singapore e alla Schneider Electric francese – aiutano a mostrarne l’utilità anche su piccola scala.

Si tratta di un sistema microgrid che integra energia eolica, solare e delle maree per fornire elettricità a piccole comunità insulari non collegate alle centrali elettriche tradizionali. Dall’anno prossimo utilizzerà l’idrogeno come sistema di stoccaggio e, per Engie, questo aprirà grandi opportunità per il futuro, tanto delle microgrid, quanto dell’idrogeno.

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