Anche la musica diventa sostenibile. Energia solare per gli studi di registrazione

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Studi di registrazione alimentati da energia fotovoltaica, la moda è partita da Oltreoceano e poi è arrivata in Italia. Tra gli esempi nostrani lo studio di registrazione personale di Piero Pelù, storica voce dei Litfiba

Una manciata di note per un pieno di energia pulita. Suonare all’interno di studi di registrazione sostenibili, dotati di pannelli solari, e a bassa emissione di Co2 sta diventando una vera e propria moda musicale. A New York, ad esempio, i tetti del Brodway Stages, centro di produzione cinematografica e televisiva della Grande Mela (dove vengono prodotte alcune delle più note serie tv del canale CBS), interamente coperti da pannelli solari, alimentano la corrente necessaria per 7 studi di registrazione. Un’operazione che permette un risparmio di 100.000 dollari e di 360 tonnellate di Co2 (equivalente a 8.500 alberi piantati).

L’altro buon esempio arriva da Atlanta, dove ha sede il Treesound Studio, famoso per aver ospitato voci note come quella di Whitney Houston: qui si rendono pubblici i consumi in termini di energia solare attraverso un sito web, oltre ad utilizzare per gli spostamenti un automobile alimentata a biodiesel.

The Premises è il nome di uno degli studi più in voga a Londra: i 18 pannelli solari installati sul tetto dello stabile, alimentano tutto il circuito interno.

Non solo pannelli per il produttore e dj australiano MonkeyMarc, che ha realizzato il suo studio usando esclusivamente materiali riciclati: merci per navi, strumentazione di seconda mano, e un pavimento derivante da pezzi di parquet di un palazzetto dello sport in disuso.

Anche la musica nostrana si tinge di verde: il cantautore Piero Pelù, colonna portante dei Litfiba, infatti, qualche anno fa ha dichiarato di far funzionare il suo personale studio di registrazione con un sistema solare. “Un modo per riuscire a produrre le proprie idee cercando di avere meno impatto possibile sull’ambiente circostante” ha detto, aggiungendo che l’energia prodotta dal sole nelle ore diurne è più stabile e, quindi, più sicura per amplificatori e strumenti. Insomma, musica pulita come sinonimo di musica di qualità.

 

(Flavia Dondolini)

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Brodway Stages, energia solare, impianti fotovoltaici, Litfiba, musica, Piero Pelù, studi di registrazione musicali sostenibili

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