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Crescono le riserve di petrolio e gas

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Crescono le riserve di petrolio e gas: nel 2013 le due fonti sono aumentate rispettivamente dello 0,4% e dell’1,7%

 

Crescono le riserve di petrolio e gas: non proprio una bella notizia per chi sostiene le rinnovabili. Lo testimonia la 13ma edizione del World oil and gas review presentato dall’Eni: secondo il report, le due fonti sono aumentate rispettivamente dello 0,4% e dell’1,7%, in buona parte grazie alle nuove aree esplorative del tight oil americano, un idrocarburo presente a grandi profondità allo stato liquido e intrappolato in rocce impermeabili che ne impediscono la fuoriuscita con una normale estrazione. A contribuire alla crescita di petrolio e gas è anche la scoperta di gas in Africa orientale.

In particolare, nel 2013 si è registrata una lieve crescita delle riserve di petrolio grazie all’apporto dei paesi non Opec, primi fra tutti gli Stati Uniti (+9,8% rispetto al 2012), seguiti dalla Norvegia (+8,6%), mentre le riserve dei paesi Opec rimangono sostanzialmente stabili.  Negli ultimi anni, gli Stati Uniti sono divenuti leader assoluti per crescita produttiva di petrolio e gas (+12,2% nel 2013) e si sono consolidati come principale paese consumatore: la produzione statunitense compensa il calo di Iran e Libia (rispettivamente -9,8% e -35,5%) dovuto a fattori geopolitici.

Crescono le riserve, ma crescono anche i consumi nel 2013 – di petrolio (+1,4%) e gas (+1%)-. Nel 2013, in particolare, per la prima volta dopo la crisi economica anche i paesi Ocse hanno registrato un trend positivo della domanda di petrolio, anche se permane la crisi dei consumi europei (-0,7%). Tra i paesi non Ocse, la Cina mantiene il suo primato per consumo.

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