Dall’urina si ottiene energia e benzina

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Dall’urina si ottiene energia e benzina. Il sistema  ideato funziona in modo autonomo, senza rete elettrica

 

Dall’urina si ottiene energia e benzina. Sono in tanti che sono riusciti ad ottenere energia dall’urina, con l’uso di una cella elettrolitica che agisce per elettrolisi separando azoto, acqua e idrogeno, senza purtroppo ideare in sistema. L’idea, ottima, non aveva mai un seguito a causa di alcune problematiche irrisolte che non ne avevano consentito l’effettiva applicazione: la sicurezza del generatore, la formazione della condensa e delle particelle veicolate, i materiali reflui alla fine del ciclo di produzione di energia, la rumorosità del motore, le dimensioni e l’ingombro dell’impianto. Problemi, questi appena elencati, che sembrano essere stati risolti.

Un sistema realizzato da Franco Lisci, ricercatore e progettista di impianti, riesce a produrre energia dall’urina. Tutto funziona in modo autonomo senza rete elettrica, senza alcun derivato petrolchimico, senza bruciare nulla, solo ed esclusivamente con l’uso dell’urina. L’azienda di Franco Lisci, La Guspinese impianti,  fa parte del Polo Produttivo La Casa Verde CO2.0, una rete di 75 aziende che operano in distretto di filiera, scambio di competenze e ricerca condivisa. Quando il sistema è in funzione non si generano inquinanti, bensì aria pulita che analizzata è equivalente a quella che respiriamo al mare. Al fine del suo ciclo produttivo l’urina diventa un’ottima acqua di pozzo, ottimale per diversi utilizzi tra cui innaffiare le piante.

Gli apparecchi di energia elettrica a urina sono di piccole dimensioni. Ad esempio per la produzione di un Kw, il motore occupa appena 40-50 cm e sta ovunque e si può portare ovunque. Per la produzione di 3 Kw, l’impianto occupa uno spazio di circa 1,20 metri con annesso il serbatoio di urina. Per produrre 1 kw per 6 ore di energia continua occorrono all’incirca due litri di urina. Il costo ad esempio per tenere accese per 6 ore consecutive 40 lampadine a risparmio energetico più una piastra elettrica per cottura del cibo o un forno a microoonde è di un litro e mezzo di urina. Si può usare sia urina umana che animale.

 

Dall’urina sarà possibile ricavare anche la benzina. ‘L’energia a urina è adatta non solo per i consumi domestici ma anche per i motori di automobili, di camion e barche che – precisa Franco Lisci – potrebbero usare il 100% di urina pura, al posto della benzina e di altri carburanti, ma ciò risulta illegale per lo Stato italiano. E’ invece consentito dalla legge italiana l’uso di additivi’. ‘Abbiamo quindi realizzato dei trasformatori che consentono di usare nel motore l’urina come additivo – prosegue il progettista – Su un’auto a benzina consente un risparmio del 35%, su un’auto a gasolio del 60% e su un veicolo a gas dell’80%. Una imbarcazione o un peschereccio possono risparmiare fino al 65% di gasolio’.

gc

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