Decreto liberalizzazioni, perche’ anche i benzinai scioperano

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Anche i benzinai si ribellano al Decreto Liberalizzazioni e scioperano per 10 giorni. Presto sarà resa nota la calendarizzazione della chiusura dei distributori

I benzinai sciopereranno per 10 giorni contro il Decreto Liberalizzazioni. Lo si prevedeva ieri, quando i distributori erano affollati di gente che voleva garantirsi la scorta di benzina necessaria agli spostamenti in auto di queste settimane.

Precisamente a chiudere i battenti, sia nelle città sia sulle autostrade, saranno i benzinai aderenti a Faib-Confesercenti e Fegica-Cisl. Ma da quando i benzinai entreranno in sciopero ancora non si sa, attendiamo la calendarizzazione della chiusura degli impianti.

Perché i benzinai scioperano? Per denunciare la mancata liberalizzazione della distribuzione dei carburanti da parte del Governo e per chiedere al Parlamento una riforma che liberi il settore dal controllo assoluto dei monopolisti petroliferi, consentendo prezzi dei carburanti più bassi su tutta la rete distributiva.

Dopo taxi e Tir, scenderanno in piazza anche i benzinai. Ma la protesta di quest’ultimi sarà articolata anche in base alle modifiche che il Parlamento intenderà apportare al Decreto Liberalizzazioni, ancora non pubblicato.

Ma tanti distributori, in realtà, sono già chiusi. Manca il carburante, non arrivato ai distributori a causa dello sciopero dei Tir. In alcuni, per sdrammatizzare, si può leggere “Benzina esaurita. Benzinaio di più”. Fortunatamente, nonostante i difficili giorni, l’ironia e il sorriso non intendono scioperare.

(GC)

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