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L’energia del vento che butta giù le barriere di confine internazionali

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Messico e Stati Uniti inaugurano il parco eolico di Tecate: un progetto rinnovabile transfrontaliero

 

Tecate è il comune messicano della Bassa California che è stato teatro della partnership pionieristica che per quasi due anni ha lavorato alla costruzione del parco eolico a «modello collaborativo» tra gli Stati Uniti e il Messico, che è stato ufficialmente inaugurato a giugno e che sarà acquistato dalla San Diego Gas & Electric (SDG&E) -con un accordo che permetterà alla società di ricevere crediti di energia rinnovabile ai sensi delle norme vigenti in California.

Il parco eolico, denominato Energía Sierra Juárez 1, ha una capacità di generazione installata di 155 MW e dovrebbe generare l’equivalente del consumo annuale di circa 70.000 case. L’impronta totale del sito occupa 13.100 acri; l’impianto è composto da 47 turbine eoliche e una linea di trasmissione transfrontaliera lunga quasi cinque miglia. Il progetto, con un costo che si aggira intorno ai 300 milioni di dollari, include il coinvolgimento di numerose organizzazioni come sponsor -oltre alla SDG&E- tra cui IENova, la  Border Environment Cooperation Commission e la North American Development Bank (NadB).

Anche se ci sono molte altre collaborazioni tra Stati Uniti e Messico per quanto riguarda l’energia, (in particolare nell’ambito delle condotte di gas naturale), l’unicità di Energía Sierra Juárez 1 è di essere stato il primo progetto transfrontaliero di energia rinnovabile (che ha il merito, quindi di essere riuscito a rispettare requisisti normativi, ottenere permessi e installare linee sul delicato confine di due diverse burocrazie -senza contare che il finanziamento è stato ottenuto con una operazione associativa che coinvolgeva due banche giapponesi, una tedesca, la NadB e la banca di sviluppo messicano Nafin).

La costruzione del parco eolico, che ha avuto inizio nel 2013, ha impiegato una forza lavoro di oltre 600 professionisti, in gran parte provenienti dalle comunità nei dintorni di Tecate e il funzionamento della centrale eolica ha portato alla creazione di 20 posti di lavoro permanenti, che sono stati occupati sempre da persone del territorio: quindi una vittoria anche del punto di vista delle politiche occupazionali.

Si spera che questo parco eolico non sia l’ultimo costruito sul complesso montuoso Sierra Suarez,  visto che, secondo una dichiarazione della NadB, l’elettricità generata dal parco eolico comporterà l’eliminazione annua di più di 125.000 tonnellate di CO2 e circa 190 tonnellate di ossidi di azoto.

EC

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