L’energia del sole? Si conserva di notte, grazie ad un mix di sabbia e paraffina

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L’energia solare si potra’ sfruttare anche di notte, grazie alla scoperta di un nuovo composto di sabbia e paraffina, capace di intrappolare il calore della luce

L’energia del sole si conserva anche di notte, grazie ad un combinazione di sabbia e paraffina. Parola di un team di ricercatori cinesi dell’Anhui University of Science and Technology che, recentemente, sono riusciti a realizzare un nuovo materiale ecosostenibile capace di catturare il calore del sole durante il giorno, per poi essere rilasciato durante la notte.

L’energia solare, in particolare, si conserverebbe grazie alla riproduzione in laboratorio di un particolare mix hi-tech a ‘cambiamento di fase’ (PCM), costituito da cera di paraffina e sabbia. I materiali a ‘cambiamento di fase’ (inizialmente sviluppati dalla NASA), sono, per intenderci, degli ‘accumulatori’ in grado di sfruttare il calore assorbito per produrre un’elevata quantità di energia pulita, grazie all’utilizzo di un fenomeno chimico denominato ‘transizione di fase’, dove un elemento può cambiare le sue proprietà fisiche al minimo mutamento di variabili termodinamiche (come ad es. il passaggio di stato da solido a liquido, durante un aumento della temperatura).

L’energia solare, verrebbe quindi conservata grazie alla realizzazione di questo nuovo composto ‘PCM’, costituito da paraffina incapsulata in sottili sfere di diossido di silicio, (la sabbia della spiaggia), in grado di immagazzinare il calore della radiazione luminosa e di rilasciarlo ‘on-demand’, a seconda delle varie necessità di consumo (ad es. di notte o in presenza di una giornata nuvolosa). Tutto questo, ovviamente, è possibile perché la paraffina, come materiale ceroso, ha la caratteristica di sciogliersi ad alte temperature (durante l’assorbimento della radiazione luminosa), per poi ri-solidificarsi in assenza di sole (a seguito del ‘calo termico’), liberando così, tutto il calore accumulato in precedenza.

Conservare l’energia del sole con un mix di sabbia e paraffina, dovrebbe quindi assicurare, in futuro, dei vantaggi importanti sul piano dei risparmi termici (almeno secondo quanto dichiarato dai ricercatori dell’ateneo cinese). La scelta di questa combinazione ‘PCM’ infatti, ha permesso ai ricercatori di creare un materiale a basso impatto ambientale dotato di un’elevata capacità di accumulare calore ed una buona stabilità termica, a cui si aggiunge, inoltre, una ridotta probabilità di perdita energetica durante il cambio di ‘fase’.

(Matteo Ludovisi)

 

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