Termini Imerese, il dopo Fiat si chiama green economy

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Un’azienda che produrrà auto elettriche, una che coltiverà fiori con serre la cui energia sarà prodotta da pannelli fotovoltaici, una socetà impegnata nelle biomasse, anche questo, e non solo, sarà il futuro di Termini Imerese nel dopo-Fiat

Con la firma tra gli enti locali e la Fiat si è dato avvio al futuro di Termini Imerese. La Fiat lascerà con la fine dell’anno lo stabilimento siciliano. L’investimento complessivo sarà di circa un miliardo di euro e riguarderà la presenza di sette aziende impegnate in settori diversi. Tra queste spiccano aziende impegnate nella green economy. E’ il caso del finanziere siciliano Simone Cimino, che con l’alleato indiano Reva, è impegnato nel progetto Sunny Car che consiste nella produzione di auto elettrica e una rete solare per rifornire le auto stesse di energia. Anche nella floricoltura ci sarà l’impegno del Gruppo Ciccolella, azienda quotata in Borsa, che potrebbe sfruttare le serre ad alimentazione da pannelli fotovoltaici. Tra le sette aziende anche la Biogen Termini, impegnata nella produzione di energia da biomasse.

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