Afghanistan: presidente Pangea, ‘Di Maio in ritardo, apra ora corridoio umanitario’ (2)

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(Adnkronos) – Un imbarazzo “politico” – nel frattempo Germania e Canada aprono insieme ad altri Paesi – con “l’Italia che sta zitta, mentre avevano assolutamente garantito di portare via almeno le persone che lavorano con gli italiani che sono più di 10mila stimati”, sottolinea il presidente di pangea.

Dopo 20 anni di guerra, “non vedo un tradimento” verso le donne e il popolo afgano da parte dell’Occidente, “non c’era mai stata la volontà di aiutare qualcuno e oggi se ne è avuta la dimostrazione. Quando gli interessi geopolitici, strategici ed economici sono venuti meno ce ne siamo andati e che poi potesse accadere qualcosa di orribile alla popolazione questo non ci è interessato”, aggiunge. “Mi ha telefonato la Comunità cristiana perché hanno delle persone presenti in Afghanistan che se li prendono li crocifiggono, tutti hanno paura e tantissima gente è a rischio. Il ministro Di Maio si muova”, conclude Luca Lo Presti.

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