ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Ia, Barachini: "Rischio disinformazione percepito da 46% italiani e da 64% imprese"-Baby Gang, 3 anni e 4 mesi al trapper: "Oggetti lanciati contro polizia"-IA, Martinelli (Amazon): "Tecnologia impatterà in modo ‘significativo’ la logistica"-Piano Mattei, Cirielli: "Contribuirà a internazionalizzare sistema Italia"-Hamas e Hezbollah 'decapitati' da Israele: chi erano tutti i leader uccisi-Demografia, a StatisticAll un panel sulle radici dello spopolamento-Inchiesta ultrà, Calhanoglu: "Mai pressioni dalla Curva, l'Inter ci vietò ogni contatto"-Energia, Iaccarino (Enel): "Transizione delle reti richiede 60 mld in investimenti"-Turismo, Gruppo Bluvacanze: nuova sede di prestigio a Roma, al via Blu Academy per formare nuovi professionisti-Edilizia, Casellati: "Vitale ridurre oneri burocratici per liberare potenzialità"-Digitale, Cingolani (Leonardo): "Sicurezza cibernetica? Dati vanno tutelati"-Maltempo, forti piogge in Liguria. Allerta arancione a Milano e in Emilia-Romagna-Energia, Besseghini (Arera): "Prezzi gas 'relativamente stabili' su 40 euro/MWh"-Energia, Torri (Accenture): "Settore guarda con interesse a uso IA"-Buchmesse, al Padiglione Italia dialogo su 'Patria e nazione, destra e sinistra'-Caso Orlandi, l'appello a Papa Francesco: "Riceva la famiglia"-Fiere: a Piacenza si è aperta T3-Truck Tyre Trailer-Fiocco rosa o azzurro? Perché alcune coppie fanno solo figlie femmine-Sanità, Schillaci: "In manovra 'ci sono abbastanza risorse', oggi a Napoli per incontrare medici"-Sostenibilità, Pichetto Fratin: "Tecnologia e digitalizzazione cruciali per transizione"

Buchmesse, al Padiglione Italia dialogo su ‘Patria e nazione, destra e sinistra’

Condividi questo articolo:

(Adnkronos) – Nel fitto e variegato programma di incontri al Padiglione Italia della Buchmesse 2024, si è inserito oggi il panel "La cultura che unisce. Patria e nazione, destra e sinistra. Le ragioni di un dialogo", moderato dal giornalista Tommaso Ricci, con Alessandro Campi, professore di Storia delle dottrine politiche all’Università degli Studi di Perugia e Andrea Romano, storico, politico, giornalista ed editor.  Ad aprire il dibattito, una riflessione su patria e nazione, "due parole affascinanti e pericolose che si sono prestate nel corso della storia a una doppia cultura – afferma Campi – La patria nasce come concetto democratico. La Nazione, che nasce con la rivoluzione francese, è una formula che a un certo punto è stata inventata per consentire a una vasta comunità di persone di stare insieme e di riconoscersi al loro interno. Quando la nazione viene declinata come principio di esclusione, diventa pericoloso, ma nazione vuol dire anche riconoscersi intorno a valori, storia, leggi. Ha un valore elastico".  "La domanda che dovremmo farci e che cos’è la patria secondo noi? – esorta alla riflessione Andrea Romano – Penso che ci sia una declinazione di patria di destra e di sinistra. Ogni cultura politica ha la sua declinazione di patria ed è positivo che destra e sinistra si scontri sull’idea di patria, perché uno scontro giusto è sinonimo di democrazia".  Il confronto si è poi spostato sulle categorie 'Destra e Sinistra': "Inviterei a mettere la questione in prospettiva storica, quindi a non pensare che ci siano una destra e una sinistra assolute – sottolinea Campi -. Destra e sinistra cambiano nel corso della storia. Il politologo italiano Giovanni Sartori disse che destra e sinistra sono due contenitori che possono essere riempiti di cose diverse. I valori che oggi distinguono destra e sinistra? Secondo me oggi, la linea di distinzione tra destra e sinistra generalmente intese è la linea di divisione tra universalismo e particolarismo". Per Romano "esistono sinistre e destre diverse che spesso sono in conflitto tra di loro. La sinistra è stata universalista nella sua storia. Il rischio che vedo oggi è che l’universalismo sia annacquato da particolarismi un po’ caotici fatti di tante identità che non sono sicuro siano davvero reali. Quando la sinistra si trincera dietro a queste micro-identità, perdendo il suo messaggio universalistico, perde di identità". Infine un passaggio sulle ragioni di un dialogo, come recita il titolo del panel: "Il valore del dialogo è indispensabile – aggiunge Campi – perché non c’è divertimento a confrontarsi con chi è della stessa posizione. Vorrei si uscisse dalla logica del monologo, è divertente e utile per un paese il dibattito costruttivo". "C’è bisogno di un confronto non destinato solo alla casta accademica – conclude Romano – Sono ottimista, c’è bisogno di confronti vitali, intensi e argomentati anche attraverso i social, dentro i quali siamo tutti immersi". —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Questo articolo è stato letto 1 volte.

adnkronos, ultimora

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net