ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Natale, a tavola si litiga per politica? La guida di Pd e Fratelli d'Italia-Natale, gli auguri di Ilaria Salis: "Mai più gente senza casa"-Parigi, Torre Eiffel evacuata per un cortocircuito a un ascensore-Santa Tracker, il viaggio di Babbo Natale: come seguire la slitta in diretta-Sophie Hediger, snowboarder svizzera morta travolta da valanga-Giubileo, Papa oggi aprirà la Porta Santa: "Entriamo nella vita nuova"-Angelina Mango, l'incidente prima di Natale: "Sono finita al pronto soccorso"-Lino Banfi presenta la pronipote Matilde: il video degli auguri di Natale-American Airlines si ferma, stop a tutti i voli per problema tecnico-Giubileo, attese autorità e istituzioni: San Pietro diventa zona rossa-Alpinisti dispersi sul Gran Sasso, neve e maltempo bloccano i soccorritori - Video-Bianca Guaccero e Giovanni Pernice, il tatuaggio (uguale) dopo la vittoria a Ballando con le stelle-Fisco, da tributaristi lettera felicitazioni al nuovo direttore Agenzia Entrate Vincenzo Carbone-Roma, albero cade su edificio a San Basilio: rotta tubatura gas-Georgia stretta tra repressione e propaganda. La testimonianza di Turmanidze-Lega del Filo d'Oro, da 60 anni al fianco delle persone sordocieche-Sempre più piccoli, al via la prima Mini Globe Race: giro del mondo in solitario su barche di 5,80 metri-Ucraina, Russia lancia 60 droni: morti e feriti tra i civili in attacchi-Federica Pellegrini: "Ballando? Un viaggio introspettivo. Meloni? Forte solidarietà con lei"-Ascolti tv lunedì 23 dicembre, 'Cena di Natale' vince con il 20,5% di share

“Carceri scoppiate”, segretario sindacato Penitenziaria si incatena a ministero Giustizia

Condividi questo articolo:

(Adnkronos) – Con le catene davanti alla sede del ministero della Giustizia a Roma con un unico vessillo, la bandiera italiana: è la protesta messa in campo dal segretario generale del Sindacato di Polizia Penitenziaria (S.PP). Aldo Di Giacomo per riaccendere l’attenzione politico-istituzionale sull’emergenza carceri che ha toccato livelli mai registrati in passato. “Dopo il mio tour tra le carceri, iniziative di mobilitazione, decine di comunicati, incontri con i giornalisti e interviste ai media, ho scritto alla premier Meloni e al ministro Nordio – ha spiegato Di Giacomo – ma non possiamo più aspettare risposte formali perché in questo primo semestre dell’anno le carceri sono scoppiate e il rischio che in questa estate si possa superare la situazione delle carceri sudamericane è purtroppo più che reale'' ''Siamo a 51 suicidi di detenuti più 5 di personale penitenziario contro i 28 suicidi di detenuti dello stesso periodo dello scorso anno, ma ci sono altre 56 vittime per le quali sono ancora numerosi i casi di cause da accertare e per le quali non si può escludere nulla; le aggressioni al personale di Polizia penitenziaria sono state 951 contro 688, con le carceri campane al primo posto, seguite da quelle lombarde e laziali; le manifestazioni di protesta collettive 604 contro 440, i ferimenti 296 contro 264 e le colluttazioni 2.223 contro 2.055. Ancora: i detenuti sono aumentati di 14mila unità, con una media complessiva di circa 300 al mese – sono complessivamente 61.468, a fronte di 47.067 posti regolarmente disponibili, per un indice di sovraffollamento pari al 130,59% – e negli istituti per minori hanno raggiunto i 555 detenuti , di contro il personale è diminuito (per effetto dei pensionamenti) di 18mila unità, solo in piccolissima parte compensato da nuove assunzioni; il ritrovamento di stupefacenti e di telefonini segnano rispettivamente più 400% e più 600%.''  ''Sono numeri da 'bollettino di guerra' che da soli giustificano la mia protesta e la mia sollecitazione ad un sempre più urgente intervento del Governo e del Parlamento. È una situazione intollerabile che ci angoscia profondamente con il pensiero rivolto alle famiglie dei nostri colleghi ai quali non sono concesse ferie e che anzi sono attesi da straordinari con orari di servizio prolungati sino a 12 ore. Il personale penitenziario non ce la fa più e non può ancora aspettare un piano straordinario che affronti le emergenze continue. Non siamo pronti a fronteggiare l’estate “caldissima” e, da servitori dello Stato, siamo stanchi di pagare con il rischio di incolumità personale il pezzo più alto di responsabilità che non ci appartengono. Sono deciso a protrarre la mia protesta che ha assunto aspetti forti perché non c’è più tempo, nonostante leggiamo sui giornali di provvedimenti e decreti che sarebbero pronti, ma puntualmente vengono rinviati”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Questo articolo è stato letto 1 volte.

adnkronos, ultimora

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net