Caso Eitan: prosegue udienza a Tel Aviv, ancora attesa su futuro del bambino
Milano, 10 ott. (Adnkronos) – E’ ancora in corso l’udienza, a porte chiuse, davanti al tribunale della famiglia di Tel Aviv chiamato a decidere sulla vicenda di Eitan, il bambino sopravvissuto alla tragedia del Mottarone e ora conteso dalle famiglie. La decisione – secondo fonti legali – arriverà nei prossimi giorni, se non tra un paio di settimane: il giudice israeliano deve decidere esclusivamente in base alla Convenzione dell’Aja se il minore deve crescere in Israele o tornare in Italia dove viveva con la zia Aya, tutore legale.
Nella prima parte dell’udienza, iniziata alle 13.30 alla presenza della zia paterna e del nonno Shmuel Peleg indagato a Pavia per sequestro di persona, ha testimoniato la sorella della mamma di Eitan, morta insieme al marito e al loro secondo figlio nella funivia precipitata il 23 maggio scorso. Nel tardo pomeriggio, invece, la parola è passata a un paio di consulenti del nonno paterno per chiarire aspetti del diritto italiano e mettere in discussione la legittimità dell’affidamento provvisorio per il quale è in programma il prossimo 22 ottobre un’udienza davanti al tribunale per i Minorenni di Milano.
Se il giudice al termine della prima udienza ha preso una decisione ‘salomonica’ affidando Eitan tre giorni alla zia Aya e tre giorni con il nonno Peleg, ora il verdetto dovrà fare chiarezza su dove dovrà vivere il bambino di sei anni. La sentenza, naturalmente, potrà essere impugnata dalla parte perdente.