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Caso Regeni: mamma, ‘onorati da candidatura, ora vorremmo sapere se Ue è con noi’

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Milano, 21 lug. (Adnkronos) – La candidatura al premio Sakharov “ci onora”. Lo ha detto la madre di Giulio Regeni, Paola Deffendi, durante un incontro per fare il punto sul caso del ricercatore italiano ucciso in Egitto nel 2016 e presentare il loro libro, ‘Giulio fa cose’. La donna, che ha ringraziato gli eurodeputati Pd per la candidatura al premio dedicato alla libertà di pensiero, ha parlato di anni difficili. “Sono quattro anni e mezzo molto duri, da qua siamo ad oggi e ci fa piacere sapere se anche l’Unione europea sta con noi. Ci siamo accorti della lentezza delle istituzioni”.

Quello che è successo li ha travolti: “Ci sentiamo -dice- due persone normalissime, che si sono trovate in pochi secondi in una situazione che ha cambiato non solo la vita di Giulio ma anche la nostra. Il dolore è nostro, ci permette di ragionare: non è una lotta che abbiamo deciso a tavolino, ma una reazione contro un’ingiustizia indicibile verso Giulio e tutte le persone che subiscono la stessa cosa”.

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