Codice della strada 2024, monopattini e rischio stangata: cosa cambia
(Adnkronos) –
Con il codice della strada 2024 rischio stangata per i monopattini. "Siamo totalmente favorevoli alle misure per incrementare la sicurezza in tema di monopattini, e che prevedono finalmente casco, targa e assicurazione obbligatoria per tutti gli utilizzatori di tali mezzi, ma chiediamo che il Governo vigili con attenzione per evitare l’ennesima stangata a danno dei consumatori", dice Assoutenti, commentando le novità al Codice della Strada approvate definitivamente dal Senato. "In base alle ultime stime in Italia circolano circa 550mila monopattini elettrici, di cui 42mila appartenenti alle società di sharing e quindi già coperti da assicurazione – spiega il presidente Gabriele Melluso – Per tutti gli altri, con le nuove disposizioni, sarà necessario dotarsi di apposita copertura assicurativa, che determina inevitabili spese per i proprietari dei mezzi: una polizza per i monopattini ha infatti un costo che parte da un minimo di 40 euro all’anno ma può arrivare anche a 150 euro". "Considerato il crescente numero di incidenti che coinvolge in Italia i monopattini elettrici, con ben 18 vittime tra i guidatori registrate solo da inizio anno, è giusto prevedere una copertura assicurativa obbligatoria, ma temiamo che la misura voluta dal Governo possa aprire un nuovo business a solo vantaggio delle compagnie di assicurazioni – prosegue Melluso – L’esperienza insegna che a fronte di un obbligo che comporta costi a carico dei cittadini possono crearsi forti squilibri del mercato. Il rischio concreto è che le imprese assicuratrici sfruttino il nuovo quadro normativo per stangare i proprietari di monopattini, rialzando le tariffe per tale tipologia di mezzo. Il Governo deve quindi intervenire per tutelare gli interessi dei consumatori, stabilendo tariffe fisse per le assicurazioni ai monopattini e agevolazioni e sconti per chi ha già una copertura assicurativa su un altro mezzo di trasporto, bloccando sul nascere qualsiasi abuso o speculazione a danno degli utenti". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)