**Coronavirus: chef Berton, ‘spiace che governo sottovaluti incassi turismo del food’**

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Milano, 25 ott. (Adnkronos) – “Spiace constatare che il governo sottovaluti l’importanza del settore della ristorazione, gli incassi che derivano dal comparto enogastronomico e dal settore del turismo del food. Spiace che questo nuovo provvedimento colpisca una categoria di imprenditori che ha speso soldi propri per adeguarsi alle norme per arginare la diffusione del Covid-19”. A parlare, intervistato dall’Adnkronos, è lo chef stellato Andrea Berton anche oggi a lavoro a Milano. “Mi piacerebbe sapere quanti contagi sono avvenuti nei ristoranti, sarebbe un dato interessante”, dice lo chef che ha adeguato il suo locale riducendo il numero dei tavoli e mettendo tra l’uno e l’altro pannelli che assicurano il distanziamento.

Adeguamenti che hanno comportanto un costo, ma che non frenano gli effetti negativi sulle casse dei locali che col nuovo Dpcm – con la chiusura alle 18 dei ristoranti da domani al 24 novembre – può solo accelerare. “Chiudere alle 18 vuol dire far saltare il servizio della cena, noi siamo aperti anche a pranzo ma con lo smartworking il numero dei clienti si è contratto, così come pesa la cancellazione degli eventi aziendali. Il tutto senza contare il notevole calo del turismo a Milano”, aggiunge. Se per lo chef il governo “avrebbe dovuto diversificare l’orario di chiusura del comparto della ristorazione”, l’auspicio è che dal 25 novembre o prima non ci sia un’altra stretta. “Mi auguro non si protragga questo Dpcm visto che ci troviamo in una situazione già molto penalizzante con danni importanti.

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