**Coronavirus: Lamorgese, ‘vedo odio e rabbia, da 24 ottobre 700 manifestazioni’**

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Milano, 26 nov. (Adnkronos) – “Come ministro dell’Interno quello che vedo è purtroppo la deriva rappresentata dall’odio a cui tante volte questa situazione che stiamo vivendo può portare, è più facile creare disagio, scompiglio, creare incertezza piuttosto che percorsi condivisi”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, dialogando con l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, durante una conferenza in streaming organizzata dalla Diocesi di Milano.

“L’isolamento forzato – ha detto – ti sollecita a non dare per scontata la realtà e l’individualismo viene meno: può essere un monito ad acquisire la consapevolezza della dipendenza di ciascuno dall’altro, che non è altro che la solidarietà. Occorre la solidarietà tra di noi per raggiungere risultati comuni positivi”. Soprattutto nella seconda ondata, secondo il ministro, “la preoccupazione per il futuro e la perdita del posto di lavoro ha determinato una rabbia sociale” di cui “avevo già parlato ad aprile, anche se in quel momento poteva sembrare una preoccupazione eccessiva”.

E infatti, “dal 24 ottobre fino al 10 di novembre – conta – abbiamo avuto 700 manifestazioni pubbliche con dispendio di forze di polizia che hanno dovuto cercare di mantenere la piazza con senso di equilibrio e umanità”. In più, aggiunge, “esistono tante persone che lavorano in nero ed è una realtà che va tenuta presente, bisogna fare in modo che non cadano nelle mani sbagliate, nelle mani degli usurai, che poi chiedono il conto alla fine”.

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