ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
La felicità allunga la vita e si può coltivare, lo dice la scienza: ecco come fare-Ucraina, Zelensky a leader Ue: "Serve sostegno con soldi e armi"-Nations League, Italia-Germania 1-2: rimonta tedesca con Kleindienst e Goretzka-Formula 1, in Cina le qualifiche della gara Sprint: orario e dove vederle in tv-Superenalotto, centrato '6' da 88,2 milioni a Roma con schedina da 3 euro-Delitto di Garlasco, Procura di Pavia riparte da tamponi Chiara e impronte su porta della cantina-Meloni: "Ventotene? Non ho insultato nessuno". Sostegno a Ucraina e a sforzo Usa per pace-Trump e il pulsante rosso alla Casa Bianca: "Serve per la Coca Cola, non per armi atomiche" - Video-Ue, l'eco di Ventotene arriva a Bruxelles e Meloni incassa il sostegno di Salvini: "Totale fiducia"-Conti (Hair clinic): "Protocollo bsBS unica terapia completa contro alopecia"-Manifesto di Ventotene, il libraio dell'isola: "Lo stanno acquistando in tanti, è un segnale importante"-Giornate di Primavera 2025, Villa Mondragone apre le porte al Fai-Totti e la follia del tifoso: "Mi ha baciato le scarpe per strada" - Video-Terremoto, Realacci (Symbola): "La filiera del legno produce posti di lavoro sul territorio"-Clamoroso in Nba, Boston Celtics acquistati per 6,1 miliardi. È record nella storia Usa-Amici, giudici del serale: scelti Amadeus, D'Amario e Malgioglio-Pisani: "Manganelli esempio di servitore dello Stato"-Totti in Russia? I dubbi dopo le polemiche: "Ora vediamo"-Sci, Brignone a un passo dalla storia: cosa manca per la vittoria della Coppa del Mondo-Terremoto, Lollobrigida: "Corretta gestione bosco contrasta il dissesto idrogeologico"

Cosmetica, a Bruxelles 16 grandi marchi chiedono dialogo per nuove norme

Condividi questo articolo:

(Adnkronos) – Le sedici aziende dell’Alleanza “Value of Beauty”, lanciata a febbraio 2024, hanno presentato a Bruxelles uno studio commissionato a Oxford Economics sull’impatto socioeconomico del settore. Il Gruppo L’Oréal, Kiko Milano, Beiersdorf, Iff, e altri grandi marchi dell’industria vogliono inserirsi nello spiraglio aperto dalla Commissione europea per favorire la semplificazione normativa in vari ambiti, e per chiedere un dialogo strategico sul futuro del settore, come già successo per agricoltura e automotive.  Il settore guarda con attenzione alle proposte su una legge europea vincolante per le biotecnologie e alla strategia per la bioeconomia, che la Commissione si impegna a presentare entro la fine dell’anno. Ma guarda con attenzione anche agli sviluppi nelle relazioni commerciali in Occidente alla luce della recente entrata in vigore dei dazi di Washington sull’import dall’Unione europea.  “Cinque delle sette più grandi aziende del settore hanno la loro sede nell’Ue”, ha sottolineato l’amministratore delegato del Gruppo L’Oréal, Nicolas Hieronimus.  A Bruxelles i sedici membri dell’Alleanza chiedono politiche per la produzione sostenibile di ingredienti e la formazione di personale per sbloccare il potenziale del settore. Un aspetto legato, secondo l’amministratore delegato di Kiko Milano, Simone Dominici, all’impatto positivo che la cura del corpo e dell’estetica ha sull’autostima e sulla salute mentale dei consumatori. Aspetti non trascurati dallo studio dell’Oxford Economics presentato all’ombra dei palazzi delle istituzioni europee. Il rapporto mostra che la spesa dei consumatori nell’Ue per i prodotti di bellezza e cura della persona ha superato i 180 miliardi di euro e dato lavoro a oltre tre milioni di persone, un numero che supera il totale della forza lavoro presente in 13 Stati membri dell’Ue. Troppi anche gli oneri per l'industria della cosmetica che rendono necessaria una revisione della direttiva sulle acque reflue. Forte dei 496 milioni di euro generati ogni giorno e dei 3,2 milioni di posti di lavoro, la cordata dei grandi nomi dell’industria della bellezza chiede che tutti i settori che contribuiscono ai microinquinanti nelle acque siano ritenuti responsabili, in linea con il principio “chi inquina paga”.  I riflettori dell’Alleanza, che guarda anche agli interessi di tutti gli attori della filiera – dagli agricoltori ai vetrai, importanti nella catena del valore quanto le case di fragranze – sono rivolti in primis sull’attesa revisione del regolamento Reach (Regulation on the registration, evaluation, authorisation and restriction of chemicals), che regolamenta le sostanze chimiche autorizzate e soggette a restrizione nell’Unione europea. L’Alleanza chiede che a questa iniziativa, annunciata nel 2020 come parte del pacchetto sul Green deal, si aggiunga anche una revisione del regolamento sui prodotti cosmetici.  L’appello ha come obiettivo la riduzione degli oneri amministrativi e lo stimolo all'innovazione, senza sacrificare l’approccio basato sul rischio per la salute e la responsabilità per la tutela dell’ambiente. Trasmette ottimismo l’iniziativa della Commissione di considerare delle esenzioni per alcune imprese colpite dalla direttiva della diligenza dovuta che imponeva oneri considerati sproporzionati alle piccole e medie imprese, la colonna portante del settore.  “Vogliamo impiegare più tempo alla sostenibilità, piuttosto che alla rendicontazione amministrativa”, è stato l’appello degli amministratori delegati durante la conferenza stampa che ha preceduto gli incontri istituzionali al Parlamento europeo, tra cui quello con la presidente dell’istituzione, Roberta Metsola. Lo studio presentato dimostra che una parte consistente della cura per la sostenibilità ambientale passa anche dalla cosmetica. L’Oréal ha già annunciato che entro il 2030 il 100% della plastica utilizzata nelle confezioni sarà ottenuta da fonti riciclate o bio-based. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Questo articolo è stato letto 1 volte.

adnkronos, ultimora

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net