Csel, città d’arte le più penalizzate su tassa soggiorno da effetto covid
Roma, 20 giu. (Adnkronos) – Nel confronto tra 2019 e 2020, le città d’arte sono state quelle maggiormente colpite in merito agli incassi derivanti dalla tassa di soggiorno. Siena ha registrano un -78,97%, Torino -59,66% e Matera -35,26%. Tra le località di montagna ha avuto la peggio Cortina con -72,06%, mentre le località di mare hanno avuto un minore impatto negativo, il migliore è San Vincenzo che ha sostanzialmente contenuto le perdite (-2,44%). A metterlo in evidenza è un rapporto elaborato dallo Centro Studi Enti Locali (Csel) per l’Adnkronos che per osservare nel dettaglio l’impatto pandemico nelle diverse tipologie di città italiane, ha analizzato gli scostamenti in 3 località d’arte, 3 località marittime e 3 località di montagna: Località d’Arte: Torino, Siena, Matera, Località marittime: Jesolo (Ve), San Vincenzo (Li), Vieste (Fg); Località di montagna: Cortina d’Ampezzo (Bl), Corvara in Badia (Bz), Courmayeur (Ao).
Nell’anno di parziale ripresa dall’emergenza sanitaria, è San Vincenzo a registrare la migliore performance, incrementando gli incassi del 31,80% rispetto al 2019, seguito da Vieste (+5,44%). A soffrire sono ancora le città d’arte. Rispetto al primo anno di pandemia, il 2021 si rileva di parziale ripresa per gran parte delle città del campione analizzato. Cortina d’Ampezzo è la città con il miglior incremento (+191,49%), seguita da Siena che contrariamente alle altre città d’arte ha sostanzialmente raddoppiato il gettito del 2020 (+128,03%). Le località marittime hanno tutte e 3 incrementato il gettito.
Analizzando complessivamente i dati, emerge che nei primi 2 anni di pandemia le città d’arte sono quelle maggiormente penalizzate, seguite a breve distanza dalle località di montagna, mentre le località marittime sono riuscite a contenere le perdite e, talvolta, anche ad ottenere dei risultati migliori rispetto a quelli conseguiti nel periodo pre-pandemia.