Elezioni: Boccia (Pd), ‘tensioni M5S? dove uniti abbiamo vinto, è matematica’
Roma, 8 ott. (Adnkronos) – Al di là degli screzi tra Carlo Calenda e Giuseppe Conte, delle tensioni nel Movimento 5 Stelle, Francesco Boccia la campagna sui ballottaggi la racconta semplice: “Chi si sente progressista e riformista, sa che deve stare o di qua o di là”. In ballo – insieme alle ‘big’ Roma e Torino – ci sono 62 comuni sopra i 15mila abitanti e 17 nelle regioni a statuto speciale e Boccia, da responsabile Enti locali della segreteria di Enrico Letta, vede un’unica formula: “Con la matematica non si può litigare, dove siamo uniti vinciamo. E’ stato così al primo turno e sarà così anche al ballottaggio”.
I 5 Stelle, però, sembra facciano fatica a schierarsi esplicitamente a sostegno dei candidati Pd e Conte si è smarcato rispetto alla proposta del nuovo Ulivo. Vi preoccupa? “Intanto lascerei da parte le definizioni… Stiamo ai fatti: dove andiamo uniti, il fronte progressista vince. Poi ci sarà tempo per discutere di formule dopo il passaggio delle amministrative. Io non ne vedo un’altra per battere la destra”.
E’ diversa la destra di Michetti da quella di Damilano? “Damilano si arrabbia quando dico che la scelta è tra un mondo nuovo e il filo spinato ma chi è oggi l’unico leader a seguire su quella strada folle i 12 paesi che chiedono di erigere un muro in Europa? Matteo Salvini. E allora chiedo a cosa ne pensa Damilano? Sta con Salvini o sta con noi? E Michetti, sta con Salvini o sta con noi? E tutti gli altri con chi stanno, con Damilano e Michetti o con Gualtieri e Lo Russo? Di qua o di là.. Noi ribadiamo un concetto semplice: o si sta con quella destra o si sta in una comunità politica dove non un padrone”.