ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Vigile travolto a Roma, decorso regolare ma condizioni rimangono gravi-Neymar, giallo in Arabia: un tifoso gli sfila un anello e lo rivende. Ma lui smentisce-Perrone: "In Italia 1.000 nuove diagnosi al giorno ma diminuiscono posti letto e oncologi"-Moby: "Collegamenti con Isola Elba rappresentano perdita milionaria per azienda"-Gabriel Garko rivela: "Non volevo fare coming out, sono stato costretto"-Stupro di gruppo a Palermo, condannati i sei imputati maggiorenni-Da Ai a nuove tecnologie e approccio One health, i temi di Welfair 2024-Tifosi israeliani aggrediti ad Amsterdam, Netanyahu: "E' tornata la Notte dei Cristalli"-Poste Italiane ottiene certificazione Iso 45001:2023 per gestione salute e sicurezza su lavoro-Trump presidente, Madonna: "Un criminale, stupratore e bigotto alla guida del Paese"-Salute, dal 25 novembre 'Vitiligine Week' con incontri gratuiti in 40 centri-Porti, Musolino (Adsp Mtcs) a conferenza Malta su decarbonizzazione e sviluppo-Sostenibilità, osservatorio Nespresso su Economia Circolare: per 79% è connessa a qualità vita-'Pogrom' o provocazioni, la notte folle di Amsterdam con caccia all'ebreo'-Alle Terme di Diocleziano le sculture dell'artista inglese Tony Cragg-Iran, paura per studentessa seminuda per protesta: "L'hanno torturata?"-'The Scoop Jazz Band': la 'news' è che sul palco ci sono i giornalisti-Il principe William: "Il 2024 è stato l'anno più duro della mia vita"-Eni, Ciarrocchi: "In Kenya il nostro modello di transizione giusta e sostenibile"-Meloni cita Jfk: "Chiedetevi cosa l'Ue possa fare per se stessa" - Video

Eni, Ciarrocchi: “In Kenya il nostro modello di transizione giusta e sostenibile”

Condividi questo articolo:

(Adnkronos) – “Una giusta transizione energetica non avverrà mai se non prendiamo in debita considerazione la sostenibilità economica e sociale del processo e i risultati in termini di benefici per tutti gli stakeholder coinvolti lungo la filiera, tra cui comunità locali, investitori, aziende e governi. La transizione energetica, una 'giusta transizione' per Eni, non riguarda solo l'innovazione; è un impegno a trasformare il modo in cui produciamo e consumiamo energia, assicurando che nessuno venga lasciato indietro”. Così Luigi Ciarrocchi, direttore Ccus, Forestry & Agro-feedstock di Eni, al Forum Africa Green Growth a Ecomondo. Esempio di giusta transizione, spiega Ciarrocchi, sono le iniziative Agro-feedstock in Kenya che mirano a sviluppare un approvvigionamento sostenibile di materie prime di origine agricola per la produzione di biocarburanti.  Ad oggi, in Kenya, Eni ha già ultimato due impianti di lavorazione che producono olio vegetale da ricino, residui agroindustriali e forestali, coinvolgendo oltre 100mila agricoltori in 16 contee che coltivano ricino in aree degradate identificate dal ministero dell'agricoltura del Kenya, altre colture energetiche in rotazione come cartamo e crambe, e raccolgono residui forestali. Nell'ambito di queste iniziative, Eni ha avviato partnership con organizzazioni internazionali, come l'International Finance Corporation, il Fondo per il clima italiano del ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica italiano, Cdp e l'Organizzazione internazionale del lavoro delle Nazioni Unite (Ilo). "Stiamo supportando gli agricoltori kenioti – spiega Ciarrocchi – fornendo loro sementi di qualità e fertilizzanti, un accesso stabile al mercato, formazione e supporto tecnico, consentendogli di migliorare le rese ottenute in campo" e "creando benefici economici che rimangano all'interno del paese, fornendo una fonte affidabile di reddito per gli agricoltori, promuovendo la creazione di posti di lavoro e la diversificazione economica in quelle aree rurali, dove spesso la dipendenza dalle attività agricole tradizionali e di basso valore è elevata". Eni ha sviluppato un modello di integrazione verticale per la produzione di biocarburanti, focalizzandosi sulla produzione di olio vegetale da coltivazioni su terreni degradati e in rotazione, come previsto dalla Direttiva sulle energie rinnovabili (RED) dell'Unione Europea, e dalla valorizzazione di residui agroindustriali e forestali. La coltivazione è affidata ad agricoltori locali, che coltivano i propri terreni; l'estrazione dell'olio vegetale dalle materie prime avviene in impianti industriali realizzati da Eni o utilizzando quelli di terze parti, a seconda della disponibilità e della maturità industriale del Paese; i sottoprodotti di lavorazione vengono recuperati. "Nel complesso, le iniziative Agro-feedstock di Eni prevedono di coinvolgere oltre 700.000 agricoltori entro il 2027, principalmente in Africa, per rigenerare 1 milione di ettari di terreni abbandonati e degradati e contribuire alla sicurezza alimentare con la produzione di circa 1 milione di tonnellate di mangimi e fertilizzanti", dice Luigi Ciarrocchi, aggiungendo che "iniziative simili sono state avviate dal 2022 in Costa d'Avorio, Mozambico, Angola, Italia, Kazakistan e Vietnam". —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Questo articolo è stato letto 1 volte.

adnkronos, ultimora

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net