Festival: a Firenze riparte XXVII edizione Fabbrica Europa (11)

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(Adnkronos) – Dance Wall, una produzione di Fabbrica Europa, è un’installazione video immersiva per la sala del Parc. Propone un processo automatico di stratificazione e relazione ritmica dei materiali visivi provenienti dalla danza contemporanea degli ultimi 2 decenni, alla ricerca di tratti comuni ed eccezioni. L’installazione attinge in tempo reale dai contenuti presenti nell’archivio storico del Festival, proiettando uno o più video, porzioni o frammenti, sulle singole superfici dello spazio e con specifici trattamenti grafici e scarti temporali. Da una proposta di Maurizia Settembri, l’installazione, un lavoro in progress che crescerà nel tempo, è progettata e curata dal visual designer Tommaso Arosio con la collaborazione di Andrés Morte Téres. Durante il Festival, Dance Wall ospita una programmazione dedicata alla video danza nazionale e internazionale.

Slittamenti è la presentazione pubblica della Masterclass intensiva ideata e condotta da Cristina Caprioli, coreografa e studiosa italiana residente in Svezia, con la partecipazione curatoriale di Pietro Gaglianò, critico d’arte ed esperto delle politiche del corpo. La masterclass, in programma dal 27 settembre al 3 ottobre al Parc, invita 4 coreografi a presentare un proprio assolo. Sono ammesse opere ancora in lavorazione, non ancora fissate, propense ad assumere nuove forme attraverso la condivisione e il contributo di 8 danzatori/performer e 4 artisti visivi/teorici. Il progetto intende la coreografia come linguaggio in continuo slittamento, pronta a deviare dalla propria disciplina, a navigare in spazi sconosciuti e inediti, a lasciare il proprio territorio per abitare la molteplicità. Nel giorno conclusivo, verranno presentati al pubblico gli esiti del percorso d’indagine nella loro forma aperta (Parc, 3 ottobre).

Il Corso della Musica – progetto ideato da Fabbrica Europa e curato da Luisa Santacesaria, Francesco Dillon e Simone Graziano – non è un corso di musica, ma la possibilità di affacciarsi su una sterminata ricchezza sonora grazie a punti d’orientamento delineati da musicisti, curatori, esperti. La volontà è fotografare la musica attuale – dall’elettronica alla contemporanea, dal jazz alla musica alternativa indipendente – senza badare ai confini tra i generi e con un approccio informale pensato per curiosi, appassionati, giovani. Il progetto nasce per far incontrare sulle sponde dell’Arno un pianista, un violoncellista o la voce di un cantante e avvicinarsi così a universi sonori da prospettive inedite e variabili. Scoprire i racconti, i suoni, gli aneddoti sulla nascita di alcuni brani e il perché di certe scelte compositive, “fermando” flussi musicali come fossero istantanee di note e parole.

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