ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll

Fi: Gasparotti, ‘Berlusconi il mio re, una vergogna mostrarlo così’

Condividi questo articolo:

Roma, 8 mag. (Adnkronos) – “Sono felicemente pensionato e vivo in campagna. Possono dire quello che vogliono: per me il dottore è il dottore. Il mio re. E per amore suo dico che è una vergogna mostrarlo così”. Roberto Gasparotti, per decenni responsabile dell’immagine di Silvio Berlusconi, in un’intervista a ‘La Repubblica’ boccia senza mezzi termini il video con il quale l’ex premier sabato scorso è intervenuto alla convention di Forza Italia.

“Credo -spiega- che bisognava evitare scientificamente di farlo vedere. Ma su, un tycoon del suo livello, un uomo geniale che già negli anni ‘70 ha costruito le città ecologiche, un politico di grande successo, fatto sedere dietro un tavolino con una bandiera, in un ospedale. Ma a quale scopo? I giovani, cui lui ha sempre creduto devono ricordarlo così? Per molti esponenti dell’ultima generazione Berlusconi è stato solo il presidente del Milan dei trionfi. Forse sarebbe stato meglio trasmettere un filmato con tutti i suoi successi, nell’imprenditoria, nello sport e nella politica e poi farlo comparire per tre secondi: ‘Ciao a tutti, mi sto curando, a presto’. Stop. Una registrazione di ventuno minuti, in quelle condizioni, non l’avrei fatta mai”.

Gasparotti ricorda il video con il quale Berlusconi annunciò la discesa in campo, di cui fu artefice. “È stato realizzato in un cantiere. In una dependance di Macherio che sarebbe diventato lo studio personale del presidente e che allora era in costruzione. C’era il nylon alle finestre. Quanto freddo, fuori nevicava. Mity Simonetto si preoccupò di far giungere le foto di famiglia da mettere nell’inquadratura. Quel video trasmetteva emozioni, speranza appunto. Oggi non ho provato le stesse sensazioni”.

Questo articolo è stato letto 1 volte.
Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net